Latina, il ‘cimitero dei poveri’ divide la politica

L’iniziativa presa dalla giunta civica del sindaco Coletta che guida la città di Latina, sta suscitando clamore. E sta infiammando il dibattito politico. Si tratta della scelta, di riservare uno spazio all’interno del cimitero di Borgo Montello per i meno abbienti. Quegli ‘invisibili’ che non hanno parenti, e che nessuno viene a trovare. Neanche da morti. Per lo più immigrati irregolari, che una volta deceduti non possono certo restare abbandonati all’obitorio. Così è venuta l’idea delle inumazioni anche per questi defunti, con spese a carico della collettività. Ma sono almeno due i punti che hanno fatto infuriare le opposizioni sovraniste. Che hanno duramente criticato questa scelta. In primo luogo, il fatto che per i cittadini di Latina, il tempo per sepolture e cremazioni resti molto lungo. E allora non si capirebbe perché  questi ulteriori spazi non siano stati riservati prioritariamente ai residenti. Inoltre, l’idea di istituire una sorta di ‘fossa comune’ all’interno del camposanto ha creato altro malumore. Perché il tema dei migranti divide opinioni e forze politiche anche da morti.

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La protesta di Fratelli d’Italia, pensiamo prima a cittadini e residenti

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale di Latina, Andrea Marchiella, si è fatto sentire. E ha presentato anche una interrogazione urgente al sindaco Coletta e alla giunta. Per chiedere lumi sul ‘cimitero dei poveri’ a Borgo Montello. Una iniziativa che al centrodestra pontino non è piaciuta. Almeno per come è stata pensata e realizzata. “La giunta ha individuato delle aree, contraddistinte dalle lettere A e B nella relativa planimetria, da destinare a defunti che non risiedevano sul posto. Nella maggior parte dei casi immigrati ed extracomunitari – ha attaccato Marchiella. Riteniamo inconcepibile che si continuino ad ignorare le esigenze dei residenti – ha proseguito il capogruppo comunale di FDI. Che sono costretti a trasferir altrove i loro cari venuti a mancare o ad accettare tempi biblici per la loro sistemazione”. E poi le amare conclusioni. “Perché esporre alla vista di questi campi di inumazione i cittadini che fanno visita ai loro cari? Possibile che non sia emersa una parvenza di sensibilità nel prendere questa decisione? Siamo pronti anche a promuovere una raccolta firme e ulteriori iniziative dal notevole richiamo mediatico”.