Latina, perseguita e minaccia di morte ragazza davanti alla scuola: arrestato 32enne

Polizia di Stato

Tre mesi di chiamate e molestie, fino ad arrivare alle minacce di morte. E poi la fine dell’incubo, grazie all’intervento della Polizia di Latina, che ha arrestato un cittadino indiano del 1990, regolarmente residente in Italia, accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che di atti persecutori nei confronti di una connazionale.

Tutto è cominciato nel primo pomeriggio, quando una giovane di nazionalità indiana ha contattato il numero di emergenza 112 NUE, preoccupata per l’atteggiamento minaccioso dell’uomo, temendo che la stesse aspettando all’uscita della scuola. All’arrivo degli agenti, la ragazza, visibilmente scossa, ha richiesto anche assistenza medica a causa del forte stato di agitazione. Durante il colloquio con la polizia, ha ricevuto diverse chiamate dal presunto molestatore che le chiedeva insistentemente di vedersi.

Il tentativo di fuga per le strade di Latina e l’arresto

Gli agenti, giunti sul posto, hanno notato un’auto sospetta nelle vicinanze della scuola. Dopo averla ispezionata, hanno scoperto che il conducente era proprio l’uomo descritto dalla giovane, il quale ha tentato di fuggire sia in auto che a piedi.

La ragazza ha raccontato che negli ultimi tre mesi aveva subito numerose molestie dall’uomo, con frequenti chiamate, messaggi minatori e minacce di morte. Inoltre, il giorno stesso si era presentato davanti alla sua scuola, tentando di costringerla a seguirlo e sottraendole il cellulare, comportamento interrotto solo dall’intervento del fratello.

Gli inquirenti, grazie alla testimonianza della ragazza e alle prove raccolte, comprese le minacce documentate tramite messaggi inviati nelle 48 ore precedenti, hanno proceduto all’arresto anche per atti persecutori, sfruttando lo strumento dell’arresto in flagranza differita, previsto dalla Legge 168 del 2023 per il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica. L’uomo è trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo per direttissima fissato per questa mattina. Si ricorda che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e l’indagato gode della presunzione di innocenza.