Latina, tratto d’Appia Antica esclusa dalle tutele Unesco, c’è ancora speranza: 6 comuni pontini attesi al Ministero

A sinistra, un recente articolo del New York Times, a destra un tratto di Appia Antica

Latina, l’esclusione di un lungo tratto dell’Appia Antica che attraversa sei comuni pontini dalla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO ha sollevato numerose polemiche, generando un’eco mediatica che ha raggiunto persino le testate internazionali, tra le quali il New York Times. L’Appia Regina Viarum, celebre strada romana che collega Roma a Brindisi, è stata recentemente inserita nel prestigioso elenco UNESCO, divenendo il 60° sito italiano a ottenere tale riconoscimento.

Latina, tratto d’Appia Antica esclusa dalle tutele Unesco

Tuttavia, i comuni di Latina, Cisterna di Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Terracina, che pure vantano una parte significativa del tracciato, sono stati esclusi dal riconoscimento, una decisione che ha suscitato grande sconcerto tra le autorità locali e i residenti.

A pesare sull’esclusione, le raccomandazioni dell’ICOMOS, il comitato tecnico consultivo dell’UNESCO, che ha determinato l’attuale delimitazione del tracciato protetto. La decisione non è stata ben accolta nei comuni pontini, che vedono in questa esclusione non solo una mancanza di riconoscimento storico, ma anche la perdita di un’opportunità di sviluppo culturale e turistico per il territorio.

C’è ancora speranza: 6 comuni pontini al Ministero

Nonostante ciò, non tutto è perduto. Una data importante si avvicina: il 26 settembre, i sindaci dei comuni esclusi, insieme al Presidente della Provincia, saranno ricevuti dal Ministero della Cultura. Lo scopo dell’incontro è discutere il futuro e pianificare possibili azioni sinergiche volte a rivedere la decisione. L’incontro si pone come occasione cruciale per rilanciare la candidatura di questi territori, con l’obiettivo di includere anche il loro tratto dell’Appia Antica nel patrimonio tutelato dall’UNESCO.

Il processo di candidatura dell’Appia Antica è iniziato nel gennaio 2023, con la firma di un protocollo d’intesa tra i sindaci dei comuni interessati e altre istituzioni. Cisterna, in particolare, rivendica un ruolo storico centrale nel tracciato dell’antica via romana. Non solo per la sua importanza durante l’epoca classica. Ma anche per il passaggio di figure emblematiche come San Paolo, citato negli Atti degli Apostoli, presso il sito di Tres Tabernae, attuale Cisterna.

L’inclusione nella lista dei patrimoni dell’umanità rappresenta una grande opportunità di sviluppo culturale, turistico ed economico per i comuni pontini. La collaborazione tra le istituzioni locali e il Ministero della Cultura sarà fondamentale per superare gli ostacoli attuali. E tentare di ottenere un risultato che possa valorizzare pienamente l’importanza storica del tratto dell’Appia che attraversa il territorio pontino. La speranza resta viva e il lavoro sinergico potrebbe portare alla tanto attesa revisione della decisione.