L’aurora boreale e i SAR tornano nei cieli italiani: le spettacolari immagini da Roma e dal Lazio

Aurora boreale e SAR nei cieli del Lazio

Il 10 maggio una tempesta geomagnetica severa G5 comporto’ la visione dell’aurora boreale e di SAR sino al Sud Italia. Nel notte appena trascorsa, un’altra tempesta geomagnetica grave G4, ha regalato spettacolo nel Lazio. Immortalata l’aurora boreale e SAR Roma Nord e nel Lazio, le incredibili immagini.

Tempesta del 10 ottobre

Una tempesta solare ha investito la Terra intorno alle 17 di ieri. Tutti gli indicatori della attività geomagnetica sono saliti repentinamente. La tempesta del 10 ottobre è stata definita dagli esperti “grave” G4 con kp index attorno agli 8,7. A causare la tempesta geomagnetica è stata una grande espulsione di massa coronale dal sole a seguito di un brillamento di classe X 1.8. Questa tempesta solare è stata causata dalla macchia solare AR3848. Già intorno alle 20:30 di ieri sono giunte le prime segnalazioni di una timida aurora o SAR nei cieli del Lazio e di Roma. Il picco si è avuto in due momenti, verso la mezzanotte e alle due meno venti della notte.

Immagine da swpc.noaa.gov che ritrae l’indice kp nella serata di ieri

Scatti dal Lazio: immagini anche da Roma

Tantissimi gli abitanti del Lazio che ieri sera e questa notte hanno deciso di rimanere svegli per godersi lo spettacolo della aurora boreale e dei SAR nei cieli della Regione. Le segnalazioni sono giunte praticamente da tutto il Lazio. Bracciano, Roma, La Storta, Rieti, Terracina e Lago di Canterno a Fiuggi. Grazie al Meteo Lazio e ad Astronomitaly, due seguitissime pagine su Facebook, sono stati raccolti tantissimi scatti.

Scatto del Meteo Lazio di Francesco de Inno dal Lago di Canterno a Fiuggi

Foto da Meteo Lazio da La Storta

Immagine di Lucio Parlavecchio dal Nuovo Salario a Roma

Aurora boreale e SAR: le differenze

I SAR, stable auroral red arches, come riporta MeteoCloud dettagliatamente, si originano nell’alta atmosfera, a un’altezza di oltre 300-400 km, e sono il risultato dell’eccitazione dell’ossigeno, ma a differenza delle aurore boreali, non sono causati direttamente dalle particelle cariche solari, bensì dalla dinamica delle fasce di Van Allen. Gli esperti al momento stanno valutando attentamente dalle immagini le differenze al fine di poter dare un giudizio su quanto avvenuto nella notte appena trascorsa. Attualmente entrambi i fenomeni sono stati avvistati nei cieli italiani.