Lavori infiniti a Largo Somalia, e i cittadini si trasformano in vigili urbani

I residenti di Largo Somalia e delle strade limitrofe sono letteralmente prigionieri del traffico. Da più di un anno ormai. Esattamente da quando sono iniziati i lavori per il rifacimento dell’asfalto in questa zona popolosa del Municipio. Le opere però stanno andando a rilento, tra chiusure, transenne e deviazioni della circolazione stradale. Così gli automobilisti sono confusi, e ogni giorno si trasforma in una vera e propria odissea. Nella speranza che questo cantiere infinito possa finalmente giungere alla sua chiusura. Lo scorso giorno però è successo il delirio. Perché al normale caos, si sono aggiunti altri lavori d’emergenza, sul ponte della via Salaria. Tutto bloccato quindi, e anche i tentativi di girare la macchina e imboccare qualche via alternativa sono presto naufragati. Fino a che i più temerari sono scesi dalle loro vetture. Mettendosi agli incroci, e improvvisandosi vigili urbani. Nel tentativo disperato di venire a capo di quel groviglio di clacson e di lamiere.

I cittadini si improvvisano vigili urbani e fanno passare un mezzo di soccorso

Il problema si è presentato nel momento in cui un mezzo di soccorso doveva passare. Impossibilitato a sorpassare e imbottigliato in una fila che non si muoveva. Sentendo il suono di una sirena, alcuni cittadini sono quindi scesi dalle loro auto e hanno provveduto a fare da “vigili urbani”, dirigendo la viabilità.

Sono così riusciti, mettendosi all’incrocio e fermando le vetture che provenivano dall’altra strada, a far circolare più rapidamente le auto che procedevano l’autobotte dei vigili del fuoco. Che si stava avvicinando all’incrocio e che doveva andare a soccorrere qualcuno. Un aiuto sicuramente prezioso, che ha risolto quella determinata questione ma non la problematica generale, che si presenta quotidianamente.

“Siamo stanchi di dover vivere in questo modo”, si lamentano i cittadini del quartiere. “Non è possibile che per fare dei lavori ci debbano mettere così tanto tempo e debbano chiudere contemporaneamente strade e marciapiedi, in modo tale da farci sentire quasi intrappolati. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione migliore?”