Lazio bloccato dalla crisi del centrodestra, Consiglio regionale ancora in stallo: opposizione in sit in
Lazio bloccato dalla crisi del centrodestra, Consiglio regionale ancora in stallo: opposizione in sit in. Il Consiglio regionale è fermo da oltre due mesi a causa delle crescenti tensioni interne alla coalizione di centrodestra, che hanno paralizzato i lavori istituzionali. Da inizio agosto, le sedute non vengono convocate, con le opposizioni che lanciano accuse di irresponsabilità, mentre Forza Italia, partito chiave della maggioranza, rifiuta di dare il via libera alla calendarizzazione delle riunioni. Il motivo? Una battaglia per il controllo di incarichi e ruoli di peso all’interno del governo regionale.
Lazio bloccato dalla crisi del centrodestra
Il presidente della Regione, Francesco Rocca, aveva promesso una risoluzione della crisi entro la fine della scorsa settimana. Ma le divergenze interne continuano a dominare la scena politica. Forza Italia, guidata nel Lazio dal senatore Claudio Fazzone, pretende da tempo un maggior peso nell’esecutivo regionale. Con sette consiglieri e due assessori, il partito di Silvio Berlusconi rivendica il diritto a un assessorato più importante. Oppure, in alternativa, alla vicepresidenza del Consiglio, attualmente nelle mani di Roberta Angelilli di Fratelli d’Italia. La situazione si è complicata dopo che due figure di rilievo, Pino Cangemi e Angelo Tripodi, hanno lasciato la Lega per passare a Forza Italia. Squilibrando ulteriormente i delicati rapporti tra i partiti della coalizione.
Consiglio regionale ancora in stallo
Le trattative interne si concentrano su alcune posizioni di rilievo, tra cui l’assessorato all’Urbanistica, ora occupato dal leghista Pasquale Ciacciarelli, che era stato indicato come possibile vittima di un rimpasto. Tuttavia, Ciacciarelli ha consolidato la sua posizione, riuscendo a portare a termine progetti significativi come la semplificazione urbanistica e l’ampliamento della Città Giudiziaria. Questo ha spostato l’attenzione su altri assessori, tra cui Elena Palazzo, delegata a Sport, Ambiente e Turismo, anche se voci di una sua rimozione sono state smentite da fonti interne a Forza Italia.
Opposizione in sit in
Nel frattempo, il Consiglio regionale è bloccato. I consiglieri di Forza Italia disertano le commissioni, e senza il loro supporto non è possibile raggiungere il numero legale per le votazioni in aula. Anche gli assessori del partito, Patrizia Schiboni e Luisa Regimenti, non partecipano alle riunioni di giunta. La situazione ha spinto le opposizioni a mobilitarsi: per il 25 settembre è prevista una protesta unitaria davanti all’aula consiliare. I rappresentanti di PD, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Azione, AVS e Polo Progressista accusano la maggioranza di anteporre gli interessi di partito ai bisogni dei cittadini, chiedendo a Rocca di intervenire per porre fine all’impasse.
La domanda ora è cosa succederà se Rocca non riuscirà a soddisfare le richieste di Forza Italia. Un’ipotesi realistica è che i due assessori del partito lascino la giunta, costringendo il governatore a governare con un fragile “appoggio esterno” che metterebbe a rischio la stabilità dell’intera legislatura, iniziata da meno di due anni.
Crisi aperta
La crisi è ormai aperta, e il futuro della Regione Lazio appare incerto, con la possibilità di un lungo stallo politico che potrebbe compromettere l’efficacia del governo regionale nel rispondere alle sfide amministrative e alle necessità dei cittadini.