Lazio, boom di richieste di aiuti alimentari: +37% dal 2019
Fare la spesa diventa sempre più un’impresa. C’è chi rinuncia al pranzo per risparmiare, chi mette da parte carne e pesce per far quadrare i conti. Nel Lazio, per tantissimi, la richiesta di aiuti alimentari non è una scelta ma una necessità. Il rapporto “I numeri della povertà alimentare in Italia” di ActionAid lancia l’allarme: 708mila cittadini tra Roma, Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone vivono in condizioni di povertà alimentare, rendendo la regione la seconda peggiore d’Italia, subito dopo la Campania.
Boom tra i più giovani: crescono le richieste di aiuti alimentari nel Lazio
Dal 2019 al 2023, le persone aiutate nel Lazio sono aumentate del 37,3%, passando da 194mila a oltre 266mila. La situazione è particolarmente critica per i minori di 16 anni: nel 2023 i giovani beneficiari erano 59.556, rispetto ai 49.310 del 2021. A Roma, il numero totale di persone supportate è sceso da 162.615 nel 2021 a 152.572 nel 2023, ma i minori sono saliti da 28.996 a 31.909.
Deprivazione alimentare e sociale: una realtà complessa
La povertà alimentare non dipende solo dal reddito, ma anche da fattori come educazione, abitazione e lavoro. Si parla di deprivazione alimentare quando una persona non riesce a fare un pasto completo con carne, pesce o un’alternativa vegetariana almeno ogni due giorni; è deprivazione sociale quando non può permettersi di uscire a cena almeno una volta al mese.
A livello nazionale, dal 2019 al 2022, la povertà alimentare era diminuita al 7,5%, mentre quella sociale era scesa al 4,8%. Ma nel 2023 il quadro è peggiorato: 4,9 milioni di italiani (8,4% della popolazione over 16) non hanno potuto permettersi un pasto completo ogni due giorni, e 2,9 milioni (5,8%) non sono riusciti a mangiare fuori almeno una volta al mese.