Lazio, dov’è finito l’inverno? Poca neve sulle montagne e temperature sopramedia: l’intervista all’esperto

neve nel Lazio

Ancora una volta il Lazio è alle prese con un inverno poco entusiasmante dal punto di vista meteorologico. Poca neve o assente e temperature sopramedia sono ormai diventati i protagonisti di questa stagione. Ma cosa sta accadendo nel dettaglio? Dal punto di vista pluviometrico com’è la situazione a Roma? Ne parliamo con il Direttore del Meteo Lazio Gabriele Serafini, tecnico meteorologo AMPRO.

Dov’è finito l’inverno?

Anche quest’anno l’inverno stenta a decollare nel migliore dei modi nel Lazio e a Roma. Dopo una partenza discreta nella prima parte di dicembre abbiamo assistito ad un netto stop. Ma cosa sta succedendo veramente? “Questa situazione è dipesa da un vortice polare molto compatto e quindi le perturbazioni, scivolando sull’Europa Centro-Settentrionale, attivano questa ventilazione da Sud. Già nella giornata di ieri ed in quella di oggi, si sono registrate grandinate sia in Umbria che in Toscana, a Lucca. Lo scenario sembra quindi più autunnale che invernale. La stagione ha avuto una partenza discreta a dicembre, soprattutto nella prima parte con neve e gelo ma poi c’è stato uno stop”, spiega Gabriele.

Accumuli di neve attuali

Analizzando i dati dal sito meteomont, grazie a Gabriele Serafini, si possono avere le stime attuali sugli accumuli nevosi al suolo nelle maggiori località del Lazio. “Vallonina a 0 cm., Sella del Vento al Terminillo a 0 cm., Cittareale a 0 cm., Amatrice a 0 cm., Campo dell’Osso a 0 cm., Campo Staffi 4 cm., Campocatino 13 cm., Forca d’Acero 0 cm.”, descrive Gabriele analizzando i dati forniti da meteomont. “A Campo Staffi alle ore 8:55 la temperatura minima era di 3 gradi e la massima di 4 gradi. A Campocatino a1790 mt. invece la temperatura minima era di 0 gradi mentre la massima di 4, alle ore 8:42”, commenta sempre Gabriele analizzando i dati su meteomont. “Attualmente al Rifugio Rinaldi ci sono 2 gradi e siamo a 2100 metri e la neve si sta fondendo. Quindi la temperatura positiva ed il vento stanno accelerando il processo di fusione. Dal punto di vista della neve almeno fino al weekend la situazione è compromessa in quanto dovrebbe insistere ancora lo scirocco specie nel fine settimana, gli scenari quindi sono quindi abbastanza disastrosi sul fronte neve in Appennino. Venerdì ad esempio lo 0 termico si attesterà attorno ai 2400 metri. Dalla prossima settimana invece potrebbe arrivare più freddo ma al momento non si sa se ci saranno precipitazioni e quanto freddo arriverà. Attualmente quindi è come se avesse azzerato quello che aveva fatto a dicembre“, spiega il Direttore del Meteo Lazio.

Sul fronte della pioggia?

“Per quanto riguarda la pioggia nel mese di gennaio a Roma gli accumuli oscillano tra i 30 e i 50 mm. La media di riferimento per il mese di gennaio è attorno ai 70 mm quindi attualmente siamo al 20/30 % in meno e nei casi più gravi anche al 50 % in meno. Il regime pluviometrico è purtroppo cambiato negli negli ultimi anni per quanto concerne l’arco temporale in cui la pioggia cade. Ci sono infatti lunghi periodi con piogge assenti e periodi in cui con una una sola perturbazione possono cadere, com’è capitato a Montesacro a Roma il 15 giugno 2023, 118 mm in sole due ore quindi 1/7 della pioggia di un anno, il 15 % della pioggia in un anno. Desta quindi preoccupazione la situazione relativa alla agricoltura e alle infrastrutture ad esempio in situazioni con intensità di pioggia da nubifragio“, descrive Serafini. “Per le temperature invece è eloquente la situazione, nel futuro anche prossimo assisteremo ad un aumento medio delle temperature su scala globale”, conclude Gabriele.