Le balle dell’opposizione sulla sanità senza fondamento
Sono sempre più insopportabili le balle dell’opposizione sulla sanità nella legge di bilancio. I soldi ci sono eccome e cianciare di tagli è semplicemente vergognoso.
Gli aumenti di risorse per il fondo sanitario nazionale sono scritti nero su bianco e non possono essere cancellati dalle vocine stridule e strumentali delle minoranze.
Nel triennio 2024/2026 arrivano altri 11 miliardi raggiungendo un record autentico per gli stanziamenti di settore, fino a 136 miliardi. Quando mai era accaduto?
Incredibili le balle dell’opposizione
La cifra è ripartita con tre miliardi in più nel 2024 e altri 4 per ciascuno dei due anni successivi. Altri 4,24 miliardi sono stati destinati al rinnovo dei contratti di settore: vuol dire maggiore serenità per chi lavora, che al tempo della sinistra al governo non trovava voce.
Ci sono quattrini anche per l’abbattimento delle liste di attesa che ci fanno disperare da sempre. 280 milioni sono stanziati per le prestazioni aggiuntive: ai medici andranno altri 100 euro l’ora, agli infermieri 60. Non finisce qui: 520 milioni sono destinati alle regioni per sempre per il personale e le liste d’attesa.
La previsione della legge di bilancio vede altri 360 milioni per recuperare servizi anche dai privati accreditati convenzionati, che non sono certo estranei all’erogazione del pubblico servizio. I privati saranno considerati protagonisti della sanità anche facendo confluire nelle agende Recup le prestazioni che garantiranno. A vigilare sarà l’occhio delle regioni, soprattutto sull’ inappropriatezza delle prestazioni.
Gli investimenti sono massicci
Dal 2025 è previsto il potenziamento dell’assistenza territoriale con 250 milioni e 350 nel successivo per nuove assunzioni nelle nuove case di comunità.
Insomma, per la salute – nonostante le balle dell’opposizione – lo Stato interviene con investimenti massicci e pluriennali, perché il cittadino non rimanga di nuovo senza diritti. È una scelta precisa che fa onore all’esecutivo e che dovrà vedere la massima attenzione dei vari livelli istituzionali, a partire dal ministero di Schillaci e delle regioni.
Sulla sanità si gioca una partita sempre più importante che il governo ha deciso di non sottovalutare. E ha fatto bene.