Se rosicate per la Le Pen da Salvini, volete Macron
Forse nessuno si azzarderà ad ululare contro la presenza di Marine Le Pen a Pontida da Salvini; anche se a qualcuno sembra che sarebbe piaciuto più vedere Macron domenica prossima sul Pratone della Lega.
Ma è davvero imbarazzante quel che si percepisce come fuocherello sotto la cenere. A sinistra, appena si sveglieranno, cominceranno con i tamburi: ma in fondo è sempre tutto così ripetitivo.
Ma preferite Macron alla Le Pen?
Quel che è invece incredibile è la stizza che traspare da Forza Italia, che un tempo si candidava – ma c’era Silvio Berlusconi – a federatore del centrodestra. Quel Berlusconi che non esitò ad unire Lega e Msi nell’alleanza contro la sinistra.
Salvini ha invitato la Le Pen – con la quale è unita nel gruppo parlamentare europeo – per costruire una grande coalizione alternativa alla sinistra a Bruxelles e Strasburgo.
Oltre al burocratico “Salvini può invitare chi vuole” come se fosse una concessione, poi c’è sempre l’aggiunta “ma noi non ci alleeremo in Europa con la Le Pen”; lo dice sempre più spesso Antonio Tajani.
Ma si cerca la rottura nel centrodestra italiano? Perché questa sorta di “rosicamento” di fronte ad una manifestazione che porterà a Pontida un mare di gente? (Ieri a conclusione della Festa dell’unità di Ravenna a sentire la Schlein c’erano appena duemila persone, l’equivalente di una quarantina degli oltre duecento pullman previsti dalla Lega per domenica prossima…).
È serafico lo scenario che tratteggia Claudio Borghi su Twitter: “La questione dei grandi posizionamenti europei in vista delle elezioni è di una semplicità disarmante. Stai con Macron o con Marine Le Pen? Facile facile”.
E tutto questo accade mentre Tajani dice di voler fare appello ai “delusi del Pd”: e che cosa gli devi promettere, visto che dovrebbero avere idee alternative anche a Forza Italia?
Suggerimento al centrodestra: non abbiate timore di unire in Europa tutto quello che c’è in alternativa alla sinistra. Perché sullo sfondo c’è l’ombra inquietante del colosso cinese. Che continua a infliggere colpi alla nostra economia da cui non ci difende certo l’Europa macroniana…