Le strisce svanite dopo un mese a Piazza Vittorio: emblema di una sindaca (in)capace di tutto

piazza vittorio, strisce

“Il punto esatto dove è morto il professor Marco Visentin a Piazza Vittorio. Non solo non è stato ancora fatto nulla dal punto di vista degli interventi promessi, ma le strisce pedonali, realizzate alla romana un mese fa, si sono ovviamente già totalmente cancellate”.
La denuncia su Facebook della pagina “Roma fa schifo” riporta alcune foto di piazza Vittorio. Strisce cancellate dopo trenta giorni. Come i trasferelli di un gioco per bambini. Bambini appunto. Come la “pazziella in mano e’ criature”, dicono a Napoli. Il giocattolino in mano ai bambini.

Le strisce di piazza Vittorio, simbolo di un fallimento

Il giocattolo è Roma, consegnata 54 mesi fa nelle mani del Movimento 5 Stelle e della (in)capace di tutto, Virginia Raggi. La sindaca rinunciò alle Olimpiadi perché sostenne che preferiva occuparsi dell’”ordinaria amministrazione”. Con il senno di poi, sappiamo tutti com’è andata. Anche l’ordinaria amministrazione è diventata un miraggio. La Capitale è diventa una fogna a cielo aperto, il paradiso degli animali selvatici (topi, cinghiali, gabbiani, addirittura lupi). Una città dove gli autobus vanno a fuoco con la media di uno ogni due settimane (28 solo nel 2020).
Una città dove è pericoloso anche attraversare la strada. Dove persino una elementare manutenzione stradale diventa un’impresa. Il professor Visentin è morto il 30 ottobre scorso, attraversando in un posto estremamente pericoloso. Nonostante le promesse è rimasto tutto come prima. Anzi, peggio di prima.

La denuncia di 7Colli dopo la morte di Marco Visentin

Noi di 7Colli abbiamo già denunciato lo scempio e la clamorosa presa in giro degli abitanti della zona.
Quella delle strisce di piazza Vittorio sembra una storia banale, materia di piccolo cabotaggio, ma rende plasticamente l’idea di come è combinata questa città sotto l’amministrazione Raggi.
Arrivati quasi a fine mandato, sindaca e giunta non hanno scusanti. Non regge nessuno degli alibi che i sostenitori pentastellati hanno imbastito in questi anni. Non c’è scusante quando non si riescono nemmeno a realizzare tre strisce pedonali che non svaniscano dopo poche settimane. L’incompetenza a Cinque stelle è questa. Non c’è slogan che tenga. Perché, quelle strisce realizzate male, sparite dopo appena un mese, quella pedonalizzazione approssimativa, inconsistente come chi la guida, certificano il fallimento di un sindaco e di una giunta (in)capaci di tutto.