L’esperto boccia il superbonus 2023: “Assurdo escludere chi abita in una villetta”
«È di certo positiva la notizia della proroga del Superbonus nel 2023, ma appare “incomprensibile”, quasi “anticostituzionale”, limitare il via libera alla norma fiscale solo ai condomìni, negando invece lo stesso diritto ai proprietari di immobili monofamiliari». A prendere posizione sulle prime indicazioni che il governo intende inserire nella prossima manovra finanziaria è l’ingegnere Fabio Vidotto, tra i massimi esperti in Italia, fondatore del network di professionisti Detrazionifacili.it.
«Il no alle monofamiliari è inaccettabile, mi verrebbe da dire quasi ‘anticostituzionale’, dal momento che si vuole negare il diritto solo in virtù di una differenza di tipologia abitativa – sottolinea Vidotto -. Perché si dovrebbe infatti dare il diritto di accesso al Superbonus fino al 2023 solo a chi vive in un mincondominio o condominio? Tutto ciò è davvero incomprensibile».
La posizione dell’esperto sul superbonus 2023
«È iniziato il classico tam-tam politico, non bisogna giocare, dobbiamo dare certezza alle imprese, ai proprietari delle case, ai professionisti. Il Superbonus è partito, abbiamo visto che funziona solo se c’è la cessione del credito, ma siamo solo all’inizio e il primo bilancio mostra dati sicuramene positivi per lo Stato. Insomma, serve una manovra finanziaria certa, con date precise e, soprattutto, parità di diritto per tutti i cittadini», conclude l’esperto.
Nelle intenzioni del governo c’è infatti la volontà di una proroga del bonus 110 o ecobonus 110 limitata però ai condomini e alle case popolari, con l’esclusione di case, ville e villette unifamiliari. Una misura che non piace all’Ance, che propone di introdurre un criterio legato al reddito del contribuente che esegue i lavori sulla sua casa unifamiliare.
Critica anche Confedilizia sulle anticipazioni sulla legge di bilancio 2022. In un comunicato stampa diffuso dall’ufficio stampa, infatti, si legge “Destano forti preoccupazioni l’eliminazione del bonus facciate al 90 per cento e la mancata proroga del superbonus al 110 per cento per le case unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.