L’estetista dei vip picchiata a sangue da uno stalker: a ‘difenderla’ Can Yaman, Totti e Noemi

La Procura di Roma, ingresso, foto generica

Una storia di violenza e sopruso quella vissuta da T.B., una giovane estetista nota come l’estetista dei Vip, che frequenta abitualmente una clientela molto fashion. Tra i suoi clienti figurano difatti Can Yaman, Totti e Noemi e molti altri anche della Roma bene. Quindi non solo spettacolo, moda e cinema, oltre allo sport. Lo stalking degenerato in una vera e propria violenza è iniziato per un ritardo nel pagamento dell’affitto di un appartamento all’Eur. L’uomo che le affittava l’immobile, un 73enne, è finito sotto accusa per stalking, lesioni e violazione di domicilio. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Repubblica e da noi qui ricostruita.

L’estetista dei vip picchiata a sangue da uno stalker

Secondo la Procura, l’uomo avrebbe aggredito la donna la scorsa estate a causa del ritardo nel pagamento del canone. Le violenze sarebbero culminate con un’aggressione in casa dell’estetista, dove l’uomo l’avrebbe colpita con un pugno, strattonata e scaraventata a terra, causandole un trauma cranico e diverse contusioni.

A ‘difenderla’ Can Yaman, Totti e Noemi

Le minacce sarebbero state frequenti e pesanti, con il 73enne che avrebbe addirittura evocato il film “Arancia Meccanica” per intimorire la donna. Non solo, l’uomo l’avrebbe perseguitata con telefonate e messaggi insistenti, staccando la luce nell’appartamento e impedendone la riattivazione.

La situazione è degenerata ulteriormente quando il 73enne avrebbe minacciato l’ex compagno della donna, dicendogli di portare via la figlia perché “da quel momento sarebbe successo come nel film Arancia Meccanica”.

L’estetista, terrorizzata, ha denunciato l’uomo e ora si attende l’esito del processo. Il 73enne, accusato di tre reati, dovrà rispondere delle sue azioni davanti al giudice monocratico. La vicenda rappresenta un monito preoccupante sulla violenza che ancora oggi le donne subiscono, anche tra le mura domestiche.

Le accuse nel dettaglio:

  • Stalking: Telefonate e messaggi insistenti, minacce, molestie.
  • Lesioni: Trauma cranico, contusione clavicola sinistra, omero sinistro, coscia sinistra e contusione addominale a seguito di un pugno.
  • Violazione di domicilio: Irruzione in casa, danneggiamento del lunotto posteriore dell’auto della donna.

Le parole della vittima:

“Ero seduta sul divano con il computer quando è entrato. Sono rimasta immobile, non sono riuscita a muovermi. Ha continuato a dire che dovevo uscire fuori, poi ha dato un pugno alla signora, mi ha preso a calci e mi ha cacciato fuori. Ha cercato anche di impedirmi di chiamare i carabinieri.” Il processo è in corso di fronte al giudice monocratico. Il PM Mario Pesci contesta al 73enne romano i tre reati di stalking, lesioni e violazione di domicilio. L’uomo è assistito dall’avvocato. La violenza contro le donne:

Ancora una volta una donna è vittima di violenza. Un monito preoccupante che ci ricorda quanto sia importante lottare contro questo fenomeno e sostenere le donne che subiscono soprusi.