L’estrema sinistra in piazza a Roma per i palestinesi. Israele: “La guerra imposta da Hamas”
“Stop al genocidio del popolo palestinese: 9mila bambini uccisi, 22mila morti e 109 giornalisti uccisi“. Con questo slogan diverse centinaia di persone sono tornate in piazza oggi a Roma per manifestare contro l’offensiva di Israele a Gaza. Tra largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali sventolano bandiere della Palestina e della pace. Alla manifestazione promossa dal Movimento studenti palestinesi in Italia, Udap (Unione democratica arabo palestinese) e Api (Associazione dei palestinesi), hanno aderito tra gli altri i collettivi universitari, l’Osa, i movimenti di lotta per la casa, Arci e Anpi. Insomma, tutta la sinistra estrema.
I manifestanti: a Gaza è un genocidio
“In queste ore l’offensiva dell’esercito israeliano contro Gaza continua senza tregua – si legge sui volantini distribuiti in piazza -. I bombardamenti colpiscono indiscriminatamente la popolazione civile, bambini, operatori sanitari, giornalisti. Oramai sono oltre 23mila le vittime, purtroppo il numero è destinato a crescere nei prossimi giorni. Le condizioni di vita sono disperate, tutte le infrastrutture sono state colpite, cibo e acqua scarseggiano, la maggioranza degli ospedali è ridotta a un cumulo di macerie, il 90% della popolazione è sfollata senza più vie di fuga e sono presi di mira anche gli aiuti umanitari. L’offensiva israeliana non è una guerra contro Hamas, ma un vero e proprio genocidio”.
Israele: ogni nostra azione giustificata dalla barbarie di Hamas
“La guerra ci è stata imposta da Hamas. I terroristi di Hamas hanno fatto irruzione in Israele e hanno commesso atti orribili. Gli aggressori hanno mostrato con orgoglio la loro barbarie. Ogni azione intrapresa da Israele è giustificata al fine di mantenere la sicurezza dei civili dopo gli attacchi del 7 ottobre”. Ad affermarlo è Tal Becker, il consulente legale del ministero degli Esteri israeliano all’apertura del secondo giorno di udienze presso la Corte internazionale di Giustizia (Cig), sottolineando che i firmatari della denuncia “hanno presentato un quadro manipolativo degli eventi e hanno erroneamente utilizzato il termine ‘genocidio’, svuotandolo di contenuto”.
Secondo le convenzioni internazionali, Israele ha il diritto di difendersi
Il professor Malcolm Shaw, che far parte del team che rappresenta Israele, ha spiegato: “Non tutte le guerre sono un genocidio, il vero genocidio ha avuto luogo il 7 ottobre: un attacco delle forze armate di Hamas contro civili disarmati. Secondo le convenzioni internazionali, Israele ha il diritto di difendersi”.