L’ex di Roma e Lazio Amato Ciciretti a processo per stalking alla ex: “Se mi denunci ti taglio la gola”

Dai campi di calcio della Serie A alle aule di tribunale: questa la parabola di Amato Ciciretti, ex promessa del calcio italiano ora al centro di una vicenda giudiziaria inquietante. Cresciuto nei settori giovanili di Lazio e Roma, Ciciretti ha calcato i campi con Benevento, Parma e Napoli, prima di proseguire la carriera al Latina. Ora, però, il suo nome è legato a pesanti accuse di stalking e lesioni aggravate nei confronti dell’ex moglie. La procura ha ottenuto il rinvio a giudizio per il 32enne, accusato di una lunga serie di violenze fisiche e psicologiche.
Minacce e violenze: la denuncia della vittima
La relazione tra Ciciretti e la sua ex moglie sembrava, almeno in apparenza, quella di una famiglia felice. Foto sui social, dediche e celebrazioni per la nascita del figlio dipingevano una quotidianità serena. Tuttavia, il quadro idilliaco si è frantumato all’inizio del 2023, quando la donna si è recata dai carabinieri di Casal Palocco per denunciare mesi di abusi. Secondo gli atti, il calciatore non si sarebbe limitato a insulti e pressioni psicologiche, ma avrebbe messo in atto una vera e propria campagna di terrore. Minacce di morte, aggressioni e persino il controllo dei movimenti della donna tramite un dispositivo GPS installato di nascosto sulla sua auto sarebbero stati il suo modo di esercitare potere sulla vittima.

L’escalation della violenza
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il comportamento di Ciciretti sarebbe peggiorato nell’agosto del 2022, con l’inizio delle pratiche di separazione. Gli episodi di violenza si sarebbero intensificati, creando nella vittima uno stato di perenne ansia e paura. Il timore per la propria incolumità e per quella dei suoi genitori l’avrebbe spinta a non uscire mai da sola. A fine settembre si sarebbe verificato uno degli episodi più gravi: il calciatore avrebbe atteso la ex sotto casa, bloccandole la porta d’ingresso per costringerla a consegnargli il cellulare. Al rifiuto della donna, l’uomo l’avrebbe colpita con uno schiaffo, facendola cadere a terra, mentre il figlio piccolo assisteva alla scena. Pochi giorni dopo, riconoscendo l’auto della vittima per strada, avrebbe tentato di aprirne gli sportelli, minacciandola con frasi come “Scendi, t’ammazzo” e colpendo la portiera a calci.
L’intervento della giustizia
La spirale di violenza è continuata fino all’inizio del 2023, quando la donna ha deciso di denunciare l’ex marito. Le indagini, coordinate dalla Sostituta procuratrice Stefania Stefanìa, hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Francesco Basentini. Ora, il calciatore dovrà rispondere delle gravi accuse in tribunale.
Il caso Ciciretti è solo l’ennesimo episodio di violenza domestica che arriva nelle aule di giustizia, ricordando quanto sia fondamentale il coraggio delle vittime nel denunciare e il ruolo delle istituzioni nel garantire la loro sicurezza.