Licei, ripartono le okkupazioni. Ovviamente contro il governo che ancora non c’è

Ripartono le ‘okkupazioni’ studentesche, come ogni autunno. E il primo dei Licei ad entrare in agitazione è l’Argan a Don Bosco. Solito schema, con il collettivo che dichiara l’Istituto occupato. Un lenzuolo e una bandiera appesi alla finestra. La sospensione delle lezioni, e l’avvio di una serie di dibattiti e confronti autogestiti. Per parlare di clima, guerra, futuro incerto per le giovani generazioni. Chiedere più diritti e attenzione insomma. Che però, viaggiano di pari passo con una adeguata formazione. Senza la quale, sarà difficile comunque trovare un lavoro. Bersaglio, manco a dirlo, il nuovo governo di centrodestra a guida Meloni. Che ancora non c’è, ma che già viene indicato come la causa di tutti i mali. Anche questo, cliché già visto. Un po’ come assistere alle sardine 2.0. Anche le parole d’ordine dei rivoluzionari in erba sono le stesse di alcuni soloni ministri esteri. Ambiente, transizione green, difesa dei diritti, giù le mani dal diritto all’aborto. Che nessuno ha mai detto o pensato di toccare. Ci manca il reddito di cittadinanza, e siamo a posto. Buona fortuna. Ma l’Italia del merito ha bisogno di ben altro.

 

Il primo dei Licei ad occupare è l’Argan

“Dall’inizio dell’anno scolastico gli studenti del liceo Argan si sono mobilitati a partire dai problemi vissuti dentro la scuola, come la mancanza di aule e di laboratori sicuri in cui svolgere tranquillamente le lezioni’, queste alcune delle carenze strutturali sofferte dagli alunni e che oggi espongono a gran voce. In un comunicato dell’OSA, l’organizzazione degli studenti autonomi. Che rivendica l’occupazione del Liceo Argan.

Bersaglio il governo di centrodestra. Che ancora non c’è

“Ai problemi quotidiani dell’istituto si aggiunge la rabbia per un futuro incerto per noi giovani: gli omicidi in alternanza scuola-lavoro, la crisi ambientale e la guerra, fino alla minaccia di vedere tolti i diritti più basilari come il diritto all’aborto, sono tutti temi su cui abbiamo costruito in queste settimane picchetti, assemblee e dibattito tra noi studenti’, spiegano i ragazzi. Che siano arrivate smentite e rassicurazioni  sul fatto che nessuno vuole abrogare la legge 194 ovviamente è irrilevante. E poi ancora:  “Il nuovo governo a guida Giorgia Meloni ci troverà pronti. Lo abbiamo dichiarato e lo ribadiamo: gli studenti costruiranno l’opposizione a questo esecutivo che ha già dichiarato di essere in continuità con Draghi e le sue politiche guerrafondaie, repressive e anti-popolari’.

Pace, ambiente e diritti. Ma su merito e doveri neanche una parola


Infine, a gran voce, i ragazzi chiedono di ‘essere ascoltati’. ‘Vogliamo investimenti nell’edilizia scolastica e l’abolizione dei PCTO, vogliamo la pace e lo stop dell’invio delle armi all’Ucraina, vogliamo il diritto all’aborto sicuro e gratuito per tutte e politiche serie di contrasto alla crisi ambientale. Dal liceo Argan parte l’opposizione studentesca!’, concludono.