Licei romani, fioccano le domande di iscrizione respinte. Colpa del covid e del boom demografico in periferia

Fioccano le domande per la iscrizione al primo anno nei licei, per il 2022/2023, che vengono per forza di cose respinte. Come accaduto recentemente al Liceo scientifico della Bufalotta, nella parte esterna del quartiere Nomentano. Con venti domande ritenute irricevibili. Per carenza di spazi. Una situazione in parte conosciuta, ma che si è aggravata in seguito all’epidemia. Con le conseguenti necessità di distanziamento, che gli attuali plessi non sempre possono garantire. Una competenza, quella di manutenere le strutture e di adeguarle, che grava sulla ex Provincia, oggi Città Metropolitana. Ma che a quanto sembra, lascia ancora insoddisfatti famiglie  e presidi. Specie nelle periferie, dove nonostante la denatalità, gli insediamenti abitativi sono più che raddoppiati. Con tante famiglie che non potrebbero mai permettersi un affitto o un mutuo in zone più centrali della città. Ma l’istruzione, al pari della casa, è un diritto garantito in Costituzione. E quindi, dire no alle nuove iscrizioni non piace a nessuno. Sperando sempre che in tempi brevi si possa trovare una soluzione. Magari legata al passare della fase più acuta della pandemia. Perché per aule nuove e più grandi, ci vorrà certamente ancora molto tempo.

A Lunghezza, che comprende Ponte di Nona, c’è stato un incremento del 111%, a San Vittorino del 94%. all’Infernetto del 126%, a Santa Palomba del 121% e a Vallerano Castel di Leva del 78%, ma anche Magliana con il 141%.

Bufalotta e Mezzocammino, ecco come ‘esplodono’ i quartieri e i Licei

Interessante, consultando i dati specifici quartiere per quartiere, notare come dal 2001 al 2018 il quartiere della Bufalotta (dove il liceo Nomentano ha una delle due sedi ed è l’unico totalmente a indirizzo scientifico) ha visto aumentare i residenti di oltre 3.000 unità, una variazione del 66%. Un boom che inevitabilmente si ripercuote sulla frequenza nelle scuole, che a lungo andare accusano il non avere più classi per ospitare gli aspiranti studenti che abitano anche a Casal Boccone e nei nuovi comprensori di Parco Talenti.

A sud il quartiere di Mezzocammino, seppur di origini ormai “antiche” (1961), ha visto più che raddoppiare i suoi abitanti a causa delle numerose realizzazioni urbanistiche limitrofe: +123% passando da 6.000 a 14.000 in diciassette anni. Va da sè che sia molto di più alta rispetto al passato la domanda che arriva a licei come il Plauto (che si trova a Spinaceto, molto vicino quindi) o al Cannizzaro, a dieci minuti di distanza in auto da Mezzocammino, un quartiere in cui si arriva ad avere fino alle scuole medie e poi ci si ferma.

Il Cannizzaro all’Eur fa record. Ben 103 le domande respinte

Giuseppa Tomao è la dirigente scolastica dello scientifico Stanislao Cannizzaro, con due sedi in zona Eur e oltre 1.200 alunni allo stato attuale. Per il 2022/2023 ha dovuto respingere 103 domande. “Non riusciamo ad accogliere tutti – fa sapere – e ci siamo pure un po’ allargati quest’anno. Con classi più numerose seppur nei limiti ammessi. Abbiamo chiesto a Città Metropolitana e anche ad Eur Spa di darci una mano, ad oggi nessun riscontro”. A farcela sono stati in 270, provenienti dalle scuole medie del territorio. “Essendo uscite alcune quinte numerose – spiega la dirigente – ho potuto creare 10 classi in alcuni casi anche con 30 alunni, perché la metratura dell’aula lo permette. Di più non posso fare. Per fortuna all’open day con le famiglie eravamo stati chiari, spiegando le problematiche a cui saremmo andati incontro. La mia priorità è che i ragazzi siano sicuri, vivano la scuola senza problemi, in spazi adeguati, ancor più in tempo di Covid. Per questo nella sede di via dell’Oceano Indiano ho dovuto usare la biblioteca e il laboratorio di informatica per ospitare due classi”.

Nella ricerca di nuovi spazi, tra l’altro, conta molto il mantenimento dell’identità territoriale. “Non possono mandarci a 3 o 4 chilometri dalle due sedi – conclude Tomao – perché tra le altre cose diventerebbe un pellegrinaggio per i miei docenti”.

Al Nomentano scatta la petizione dei genitori

La dirigente del Nomentano, Giulia Orsini, è ormai in balia degli eventi e attende mosse dalle istituzioni: “I genitori hanno messo in piedi una petizione (che ha superato le 1.000 firme) per il reperimento di nuovi spazi – ci racconta – io al momento posso solo respingere le iscrizioni in eccesso. Tra l’altro quest’anno, su indicazione del consiglio d’istituto, non avevamo nemmeno fatto l’open day, per evitare di promuovere troppo il liceo, consci della quantità di iscrizioni che sarebbero arrivate e che già lo scorso anno avevamo dovuto respingere”. L’istituto di via della Bufalotta “subisce” la scarsità di offerta nei dintorni: “Siamo gli unici totalmente a indirizzo scientifico – continua Orsini – perché l’Archimede non ha molte classi (ed è già pieno, ndr), il Giordano Bruno anche ne ha qualcuna, quindi vengono tutti da noi. Sa qual è la conseguenza di tutto ciò? – conclude la dirigente – . L’autonomia scolastica viene del tutto azzerata, come azzerato il diritto di scelta da parte dei genitori. Le famiglie che si affacciano e vedono il Nomentano, devono acquistare l’abbonamento dell’autobus ai figli per mandarli dall’altra parte della città, a meno che non decidano di cambiare completamente indirizzo”.