L’intervista al Dottor Gabriele Serafini: allagamenti a Roma, dissesto idrogeologico e focus sull’autunno

Roma e gli allagamenti con un focus sull'autunno
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Perché a Roma dopo un temporale ci sono spesso troppi allagamenti? È solo un problema di fogne? Un settembre generoso di piogge, cosa è accaduto? Focus sull’autunno con qualche anticipazione. Ne parliamo con il direttore del Meteo Lazio, il tecnico meteorologo AMPRO Gabriele Serafini.

A Roma non è solo un problema di tombini, le piogge concentrate in poco tempo creano disagi

“Questo purtroppo avviene anche con precipitazioni di calibro inferiore come 10-15 mm ma caduti in pochi minuti. In questi casi i disagi maggiori si registrano laddove non c’è un sistema fognario ben manutenuto o nei punti più depressi. L’ideale sarebbe poter pensare ad un potenziamento della rete fognaria ma purtroppo andrebbe stravolto tutto l’assetto urbanistico della città. Nella maggior parte delle metropoli infatti ci sono questi tipi di problemi quando ci sono piogge di questa portata“, spiega Gabriele Serafini.

A livello idrogeologico a Roma ci sono aree più a rischio durante i fenomeni più violenti?

“Ad sempio la zona di Monte Mario potrebbe essere soggetta a dissesto idrogeologico essendo il terreno fragile ed impermeabile dopo il devastante incendio di questa estate. Oltre ad essa ci sono tantissime aree dove purtroppo possono avvenire smottamenti a seguito delle forti piogge. Dove ci sono alberi morti il rischio diventa maggiore in quanto le forti precipitazioni possono influire sull’apparato radicale. Tutto ciò può incentivare la caduta degli alberi”, racconta Gabriele.

Foto progetto frane da ispra

Settembre generoso di piogge, cosa è accaduto? C’entra il cambiamento climatico?

“È una buona notizia in quanto mancavano piogge così abbondanti da quasi 12 mesi. Quindi abbiamo sicuramente recuperato molto dal punto di vista pluviometrico a livello annuale. Più che cambiamento climatico qui si è verificato un cambio di pattern a livello teleconvettivo che ha permesso l’insistenza di queste infiltrazioni di aria di stampo atlantico”, argomenta Gabriele.

L’autunno, la tendenza

“Con l’avvento di ottobre si dovrebbe ristabilire la situazione, quindi questa anomalia con questo ‘corridoio di perturbazioni’ dovrebbe poi riassorbirsi. Per quanto concerne l’autunno le notizie sono discordanti. Secondo le ultime analisi il mese di ottobre potrebbe risultare un po’ più secco rispetto a settembre mentre novembre potrebbe già portare, secondo alcune ipotesi, le prime irruzioni di aria polare con primi assaggi di inverno soprattutto dalla seconda metà del mese. Ovviamente con la distanza temporale che ci separa ci troviamo nel campo delle ipotesi, con bassissime probabilità di accadimento; ad ogni modo è più probabile che ottobre possa risultare meno piovoso di settembre”, conclude il Dottor Serafini.