L’ira di Trump contro i procuratori che lo accusano: “Gente cattiva che odia l’America”
“Gente cattiva che odia l’America”. Così Donald Trump definisce i procuratori dei vari processi in cui è incriminato che liquida come “inchieste di Biden con l’obiettivo di interferenze elettorali”. “Jack Smith il pazzo, Letitia ‘peekabooì James, Alvin Bragg, il comitato dei furfanti politici del 6 gennaio (che hanno distrutto prove e testimonianze) – ha scritto su Truth Social unendo ai procuratori del suo caso anche la commissione d’inchiesta della Camera sull’assalto al Congresso – e tutti gli altri procuratori di Biden sono gente cattiva che odia il nostro Paese, e sono colpevoli come Fani Willis”.
“Obiettivo di interferenze elettorali”
Il riferimento di Trump è al fatto che la procuratrice generale della contea di Atlanta, che ha istruito il processo contro di lui ed altri imputati per interferenze elettorali in Georgia, ha ammesso di avere una relazione con un collega a cui ha affidato la gestione del caso contro Trump. Wills si è comunque difesa affermando che questo non pregiudica la correttezza della procedura giudiziaria ed ha rivendicato di non aver commesso alcun illecito.
Trump affronterà 91 capi di imputazione
Trump deve fronteggiare in tutti 91 capi di imputazione in diversi processi penali, due federali, istruiti dal procuratore speciale Smith, uno per interferenze elettorali e uno per aver impropriamente trasferito a Mar a Lago documenti classificati, e due statali. Oltre quello della Georgia, c’e’ il caso istruito da Bragg a New York per la vicenda dei soldi versati a Stormy Daniel per pagare il silenzio della pornostar sulla sua relazione con il tycoon. Infine, Trump se la prende con James, la procuratrice generale di New York che lo ha incriminato per frode nel processo civile di cui si attende in questi giorni la sentenza.