Litorale, la Regione risponde a Legambiente: “Le coste laziali sono eccellenti e balneabili al 95%”
A distanza di sole 24 ore dal report “Goletta Verde” di Legambiente che ieri ha reso noto dati importanti su 24 punti campionati lungo le coste laziali tra il 24 giugno e il 6 luglio, mettendo in risalto 10 aree risultate fortemente inquinate, dalla Regione Lazio arriva un altro monitoraggio delle acque del Lazio con dati che descrivono uno stato di salute del mare molto buono. Ad affermarlo, l’assessore all’Ambiente, alla Transizione Energetica, al Turismo e Sport, Elena Palazzo.
«La stagione estiva sta entrando nel vivo e prosegue, come ogni anno, il monitoraggio delle acque del Lazio. I dati, raccolti dall’ARPA Lazio – Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio, ci confermano uno stato di salute del mare buono».
Dagli studi di Arpa Lazio, infatti, emerge una realtà del tutto diverse da quelle del report di Legambiente che nel suo studio individuava 10 punti “fortemente inquinati“; 5 inquinati con solo 9 aree nei limiti di legge. Ciò che emerge dal monitoraggio costante e continuo di Arpa Lazio su tutto il litorale è un mare pulito e balneabile al 95%.
Analizzando lo studio emerge che l’87% ha ricevuto una valutazione eccellente, l’8% una valutazione buona, il 3% sufficiente e solo il 2% scarsa.
«È importante ribadire – sottolinea l’assessore – l’importanza del metodo scientifico con cui Arpa Lazio svolge il lavoro di raccolta e analisi sulla qualità delle acque, andando a monitorare i tratti, sulla base delle precise indicazioni fornite dal decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010 che definisce proprio i criteri per determinare il divieto di balneazione. È da apprezzare il lavoro di monitoraggio che in questo periodo viene svolto da associazioni ambientaliste le quali si recano nei tratti notoriamente più inquinati, ovvero le foci dei fiumi o in prossimità di scarichi privati, per analizzarne la qualità».
Un lavoro importante che contribuisce a mantenere alta l’attenzione su chi immette sostanze potenzialmente nocive ma che non fotografa lo stato di salute delle acque di balneabilità che, ribadisco, resta ottima. I dati raccolti dalle associazioni, quindi, già sotto il controllo dei tecnici Arpa, confermano chiaramente delle criticità che non riguardano tratti di mare in cui si tuffano i bagnanti.
«Proprio allo scopo di mantenere alta l’attenzione su questi temi – conclude l’assessore Palazzo – abbiamo di recente siglato un protocollo di intesa tra Regione, Arpa Lazio e Guardia di Finanza, volto al controllo costante dello stato delle acque superficiali e sotterranee, per il monitoraggio delle possibili fonti inquinanti e per il contrasto degli illeciti ambientali. Resta dunque altissima da parte della Regione Lazio l’attenzione sul nostro mare, un bene ambientale prezioso che intendiamo proteggere e valorizzare», conclude Palazzo.