L’operazione Gino Strada non è solo calabrese: è potere sfrenato
Quella dell’ipotesi di chiamare Gino Strada in servizio non è più solo un tema calabrese. Ma è una questione che richiama una concezione di potere, a prescindere da come finisca: sia che il fondatore di Emergency rifiuti; sia che accetti; sia che faccia il vice.
Il solo fatto che il governo abbia pensato – dopo i disastri Cotticelli e Zuccatelli – a reclutare un medico con quel nome per i conti della Calabria, deve far riflettere seriamente. Si cerca un simbolo e non una soluzione. Perché Gino Strada diventa un feticcio elettorale buono a sobillare gli animi di una sinistra delusa e che proprio in Calabria perse malamente le elezioni qualche mese fa contro la povera Jole Santelli.
Gino Strada, dottor Jeckill e mister Hide
Gino Strada rappresenta insieme la faccia del potere e quella della rivoluzione. Fantastico. Dottor Jeckill e mister Hide. Una vergogna, in pratica. Perché si calabresi bisogna garantire cure decenti e non volantini.
In pratica, se la sinistra perde in una regione, il governo si deve vendicare. Il compagno Zuccatelli poteva essere perfetto per lo scopo, ma ne ha combinate troppe per reggere. Arriva Zorro dall’Afghanistan, così i calabresi imparano a votare bene. Poi, persino la beffa.
Il nome di Gino Strada lo hanno fatto le Sardine. Con la faccia di chi dice “e perché no”, a cui rispondere con “perbacco, perché non ci abbiamo pensato prima”….
Quando contano persino le Sardine…
Ecco con chi preferisce collaborare Giuseppe Conte, con le Sardine. E poi dice di voler lavorare assieme all’opposizione, che viene a conoscenza dai giornali di operazioni di questo genere.
Dice, ma che c’entrano le nomine con la pandemia? C’entrano eccome, anzitutto perché Cotticelli se ne è dovuto andare per il piano antiCovid. E poi perché a Palazzo Chigi si sono messi in testa di socializzare i debiti e privatizzare i profitti, in questo caso con il coronavirus. Quando sono con l’acqua alla gola chiamano l’opposizione. Se sentono il vento in poppa scatenano la contraerea.
Ma la Calabria può rappresentare un grande passo falso. Prima o poi anche li’ si torna a votare e poi ci sarà una curiosità da togliere a tutti: ieri il senatore di Fdi Fazzolari ha presentato una dettagliata interrogazione su quello che il governo doveva fare contro il Covid in Calabria attraverso il controllo del lavoro del generar Cotticelli. Chi informa i cittadini se è stato fatto?