Lotta al coronavirus. ATAC sanifica con il fai da te

Lotta al coronavirus. E’ partita la grande campagna di sanificazione degli autobus dell’ATAC e dei treni della metropolitana di Roma. Con tanto di video annuncio da parte dell’azienda del trasporto capitolino. Un breve filmato molto tecnico e rassicurante, dove si vedono inservienti in tuta bianca che spruzzano sui bus e nella metro sostanze detergenti e disinfettanti. La stessa sindaca Virginia Raggi ha rassicurato che nel trasporto pubblico della capitale l’attenzione per l’igiene è massima e che i cittadini possono prendere i mezzi pubblici in assoluta sicurezza. Anche al tempo del coronavirus. Qualcuno però non è così convinto che sia stato fatto tutto il possibile e vuole vederci chiaro.

Lotta al coronavirus. Ma la sanificazione è fai da te

Contro il coronavirus è una lotta. Ma l’ATAC sanifica gli autobus e la metropolitana con il fai da te. E una volta al giorno la sera in rimessa non è sufficiente. Questa la denuncia di Claudio Di Francesco, segretario della FAISA CISEL che chiede molto di più. La sanificazione dovrebbe avvenire ad ogni capolinea e alla fine di ogni corsa della metropolitana, spiega l’esponente sindacale. Vogliamo essere presenti quando si passa il disinfettante, per vedere chi lo fa e con quali criteri. Non ci fidiamo, la situazione è grave e vogliamo controllare direttamente. Senza delegare a nessuno. C’è in gioco la salute dei lavoratori e dei cittadini, non ci possiamo permettere errori o superficialità.

Atac: 1500 vetture e 80 treni

Ogni giorno escono dalle rimesse dell’ATAC circa 1500 vetture, mentre sono un’ottantina i treni della metropolitana, per un totale di oltre 600 vagoni. E’ chiaro che tenere tutto pulito e sanificato non è facile, specie se c’è di mezzo un’emergenza come quella della pandemia da coronavirus. Ma sempre per Di Francesco, sarebbe più facile se le squadre attette alla igienizzazione delle vetture fossero di più, e ben visibili ad ogni capolinea. Vedere gli addetti per strada renderebbe tutti più sicuri, e soprattutto la pulizia dopo ogni corsa sarebbe utilissima per viaggiare in un ambiente il più possibile disinfettato e protetto. E questo non vale solo per i cittadini utenti, ma ovviamente anche per gli autisti dei mezzi pubblici. Che passano ore e ore sulle vetture, senza alcuna protezione.

Cabine chiuse, guanti e mascherine per la lotta al coronavirus

Nella lotta al coronavirus non tutte le cabine degli autobus sono chiuse, meno che mai sigillate. Gli autisti dell’azienda stanno dimostrando un grande senso di responsabilità, ma a tutto c’è un limite. Lo sciopero in programma qualche giorno fa è stato rinviato, proprio per non aggiungere altro disagio all’utenza già provata dalla psicosi e  dal rischio pandemia. Ma autisti e macchinisti chiedono di essere adeguatamente protetti. E invece fino ad oggi di guanti e mascherine usa e getta per chi porta l’autobus non se ne è vista traccia. Così i conducenti si arrangiano con il fai da te, un po’ di scottex e una buona dose di amuchina da passare sul cruscotto, volante e finestrini delle loro vetture. Capiamo le difficoltà e su un tema così delicato nessuno vuole fare sciacallaggio. Ma è troppo chiedere alla sindaca Virginia raggi e all’ ATAC di fare uno sforzo in più? Ne va della sicurezza e della salute di tutti.