L’Ugl-scuola: “Da aprile c’era tutto il tempo per organizzare l’apertura”
Scuola, scende in campo il sindacato nazionale Ugl (Unione generale del Lavoro). ”Abbiamo atteso e sperato sino all’ultimo che tutto andasse per il meglio. Abbiamo fatto il tifo contro le nostre previsioni auspicandoci che fossero sbagliate ma purtroppo, già da queste prime ore di avventura scolastica, occorre prendere atto che avevamo visto giusto”. Così Ornella Cuzzupi, Segretario nazionale di Ugl Scuola. ”L’approssimazione con la quale si è affrontata la questione e le gravissime difficoltà in cui si stanno trovando docenti, dirigenti, personale Ata e famiglie non hanno né possono avere scusanti. Non ci riferiamo a casi-limite ma alla situazione complessiva sotto gli occhi di chi vive quotidianamente questa realtà.
L’Ugl: da aprile si sarebbero potute trovare soluzioni
Avendo chiaro lo scenario da aprile c’era tutto il tempo di trovare soluzioni, – continua Cuzzupi – confrontandosi senza pregiudizi, pianificando interventi e adoperandosi affinché almeno le più banali anomalie fossero preventivamente superate. Si è invece preferito dar voce alla propaganda lasciando poi drammaticamente sola la scuola vera, quella fatta di persone ed esigenze”. ”Decine di migliaia le cattedre non assegnate, alunni con disabilità passati in secondo ordine d’interesse. E poi oltre due milioni di banchi monoposto mai consegnati, istituti che denunciano la mancanza del 50% di personale, – evidenzia Cuzzupi – .
Non si può stare sempre in emergenza
Scuole che non avendo aule e docenti in numero sufficiente hanno avviato l’anno scolastico dimezzando le classi ma anche i giorni di scuola per alunno, lezioni svolte in siti di emergenza perché mancano gli spazi. Insomma un quadro devastante sul quale esprimersi è persino banale”. ”Paradossalmente – riprende Cuzzupi – potremmo ancora cercare di ridisegnare in maniera equilibrata e funzionale la scuola. Occorre però un Piano Programmatico d’interventi sul quale confrontarsi con tutte le varie realtà. E, di qui a pochissimo, dare inizio a una nuova era basata sull’adeguamento immediato degli organici.
Per l’Ugl occorre mettere mano all’universo scuola
Attraverso l’assunzione dei precari, sull’identificazione di un’edilizia scolastica mirata su quanto esistente e recuperabile in modo rapido, sull’adeguamento degli strumenti per una corretta e moderna didattica”. “Occorre però il coraggio di metter mano all’universo scuola con l’obiettivo di farne una risorsa e un valore. Tutto il resto sono chiacchiere inutili che demoliscono il Paese. Noi abbiamo le idee chiare e siamo pronti al confronto a patto che esso sia scevro da interessi partitici e mirato solo ed esclusivamente al bene della scuola”, conclude Cuzzupi.