M5S alla frutta. Adesso siamo al tombino ‘fake’
Ci mancava anche il tombino ‘fake’. Per certificare se ve ne fosse ancora bisogno la nevrosi che sta attraversando il Movimento 5 Stelle a Roma. Tutta la vicenda nasce da un post pubblicato da un account Twitter (@battaglia_persa) vicino al movimento politico Italia Viva. Che ritrae un tombino con le caditoie completamente occluse dal catrame. A causa dei recenti lavori di rifacimento del manto stradale, che hanno completamente ignorato il ripristino dello scolo delle acque. Con conseguente e prevedibile allagamento al primo temporale utile. Non è facile identificare la strada, ma sembra che possa trattarsi di una zona in prossimità di via Boccea, quadrante Roma nord. Il tweet e la foto a questo punto vengono però postati anche dal consigliere capitolino del M5S Paolo Ferrara. Che del movimento di Beppe Grillo è stato capogruppo, prima di essere stato messo in mezzo sulla vicenda dello stadio della Roma. Dalla quale è uscito comunque completamente pulito.
Nella foto di Ferrara però, il tombino della discordia appare perfetto e completamente libero dal bitume. E non manca anche un commento sferzante, dovete aspettare la fine dei lavori prima di parlare. Non siamo mica ai tempi di Alemanno e Marino. Peccato però che la foto sia risultata un ‘fake’. Dove le griglie dello scolo sono state riprodotte con tratti grigi da pennarellone. Probabilmente riferibili al programma Paint. E la rete si è scatenata.
Le griglie del tombino come nuove ma solo grazie a Paint. E il consigliere M5S rimuove il tweet
Ho risposto ironicamente a un attacco ironico. Così si è difeso il consigliere comunale del M5S Paolo Ferrara. Che è finito sulla graticola per aver postato sul suo profilo Twitter la foto di un tombino. Perfettamente ripristinato dopo i lavori di asfaltatura in una strada di Roma nord. Peccato però che qualcuno abbia fatto le pulci al post. E abbia facilmente scoperto come si trattasse di un ‘fake’. Realizzato tramite un programmino molto diffuso e facile da scaricare. Che permette di ritoccare molto facilmente immagini e foto. La rete a questo punto si è scatenata, con commenti tra l’arrabbiato e l’ironico. Tra cui segnaliamo un inequivocabile ‘Paint e non saperlo nemmeno utilizzare’. Firmato da Piero Savaresi. Da parte sua l’ex capogruppo 5 Stelle non si è scomposto. Rispondendo che il suo post era semplicemente ironico. Ma dopo qualche ora, il tweet è stato cancellato. Dalla casa di vetro alla fabbrica del ‘fake’ il passo è davvero breve.