Mafia ad Aprilia, dopo l’arresto del sindaco si dimettono Consiglieri e Giunta
Il terremoto che sta scuotendo il comune di Aprilia non si è fermato all’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco Lanfranco Principi. Il primo cittadino, ora ai domiciliari, si è subito dimesso. Su di lui pesa l’onta di presunte collusioni con clan mafiosi. Un sistema che legava malavita e politica secondo gli inquirenti. Dopo il sindaco Principi sono arrivate le dimissioni collettive per Giunta e Consiglieri comunali.
Gli interrogatori
Insomma un vero e proprio terremoto che sta facendo tremare altre persone che potrebbero esser coinvolte in nuovi arresti coordinati dalla Dia. I primi arrestati sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Francesco Patrone, già nella giornata di giovedi e alcuni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Venerdì 5 luglio è stata la volta di Sergio Gangemi, imprenditore 50enne di origini calabresi che vanta legami con alcune cosche di ‘ndrangheta, detenuto nel carcere di Frosinone dove stava già scontando una precedente condanna. Tutti hanno scelto la via del silenzio.
L’interrogatorio del sindaco martedì
In attesa dell’interrogatorio del sindaco, che dovrebbe esserci martedì mattina, sono arrivate le dimissioni in blocco della Giunta e del Consiglio comunale: questa la comunicazione arrivata nel tardo pomeriggio di sabato 6 luglio dopo l’ultima riunione tra maggioranza e minoranza. Una decisione che era nell’aria e che arriva proprio dopo la maxi inchiesta.
Ora il commissario del Prefetto
Ora il Prefetto nominerà un commissario che quindi guiderà l’Ente, travolto dall’inchiesta che ha portato alle 25 misure cautelari, fino alle prossime elezioni. Si chiude così definitivamente l’amministrazione Principi, durata poco più di un anno dopo le elezioni vinte al ballottaggio nel maggio del 2023.