Smettete di dire che “siamo maggioranza nel Paese”. Tutti

“Siamo maggioranza nel Paese”: quante volte abbiamo sentito questa musica? Il centrodestra trionfante eccetera eccetera….
In realtà è diventato solo uno slogan. Perché non c’è stato solamente il tonfo parlamentare sull’elezione del Capo dello Stato. Sarebbe riduttivo pensare questo. La crisi della coalizione ora è solamente esplosa in maniera clamorosa.

Ma quale maggioranza nel Paese…
Perché alle amministrative ne aveva prese di tutti i colori e non era accaduto assolutamente nulla. A Roma, in particolare, persino le elezioni suppletive sono perse ogni volta (ce ne sono state tre, due a Roma centro e una a Primavalle).
Di questo passo non servirà più neppure fare coalizione, tanto non si vince più.
Onore ad Elisabetta Casellati
Ma tutto ci si poteva aspettare tranne l’irresponsabilità emersa sul voto per Elisabetta Casellati, che è stato il punto di svolta della batosta rimediata da tutto il centrodestra. Ma ci si è arrivati passo dopo passo, giocando persino a votare un candidato esterno alla terna presentata il giorno prima. Con Crosetto, anziché uno tra Nordio, Moratti o Pera. Vai a capire la logica.
È inutile gettare la croce addosso a Matteo Salvini. Perché gli errori sono davvero collettivi.
Casellati, ad esempio: almeno lei ci ha messo la faccia e non bisognerà smettere di ringraziarla. Ma quei franchi tiratori – 70! – hanno avuto nomi e cognomi, centristi e metà gruppo parlamentare di Forza Italia. Una manovra ordita ad alto livello. Ed è stata davvero vergognosa.
Salvini troppo protagonista? Può darsi, come moralisteggia qualcuno via social. Ma quel “non voglio crederci” di Giorgia Meloni sbattuto in faccia a Salvini è stato davvero brutto. Una specie di istigazione a colpire il leader della Lega.
E perché bisogna fare di queste cose? Volevate Pierferdinando Casini? O Mario Draghi? O restare inchiodati per altri cinquanta scrutini in Parlamento perché i partiti – tutti i partiti – non erano capaci di darci un Presidente?
Il bagno di umiltà dovete farlo tutti. Sputtanarvi in pubblico serve solo a dimostrare che non meritate i voti generosi del nostro popolo. Che, come è noto, vanno e vengono. Non è più vero che “siamo maggioranza nel Paese”. E se non andrete al governo sarà solo colpa di tutti.