Malagrotta 2 è scongiurata. Scaduti i termini, i comitati esultano

La nuova Malagrotta 2 non si farà. Almeno a Monte  Carnevale. Ad esultare sono stati i cittadini e l’associazione Raggio Verde. Che insieme ad altri, come Valle Galeria libera, hanno seguito anche a livello legale questa battaglia. Nata all’inizio degli anni 2000, quando su questo sito insisteva una cava di pozzolana. Poi esaurita, ed abbandonata. Da qui la richiesta della proprietà di farne qialcos’altro, e la proposta di una discarica di amianto ed inerti. Che già aveva fatto infuriare i residenti. Dopo oltre 30 anni di incubo Malagrotta. Oltre a TMB, rifiuti speciali e ospedalieri e chi più ne ha più ne metta. Ma l’autorizzazione regionale era arrivata in ogni caso. L’accelerata però è molto più recente. Siamo infatti nel 2018, quando la nuova proprietà New Green Roma Srl, nella galassia del gruppo Cerroni, presenta una variante. Per ampliare l’invaso. E farci arrivare anche la spazzatura di Roma.

Da qui, la vicenda si complica. Con la Regione lazio che concede l’autorizzazione. E il comune di Roma pure, nel dicembre del 2020. Salvo poi fare retromarcia in primavera. Intanto, a via della Pisana la dirigente responsabile dell’area rifiuti viene arrestata. Un caos insomma, che marcia di pari passo con i riscorsi. Presentati dai cittadini, ma anche dalla Difesa. Che vicino al sito, ha una grande caserma. Infine, a febbraio 2022 la sentenza del TAR. Che da’ piena ragione ai ricorrenti. E che adesso è diventata irrevocabile.

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Malagrotta 2 a Monte Carnevale, definitivo il no del TAR

La notizia è che la sentenza del TAR, datata 4 febbraio 2022, non è stata impugnata. Dalla società New Green Roma, che era controparte. Ne’ dalle amministrazioni convenute in giudizio. E dunque, per scadenza dei termini di legge e’ diventata definitiva. Niente discarica a Monte Carnevale quindi. Con l’area che andrà riempita di terra e riqualificata, con un progetto condiviso di risanamento e valorizzazione ambientale. Così infatti hanno deciso i giudici, mentre residenti e comitato festeggiano.

“Dopo 5 anni – fa sapere il comitato Valle Galeria Libera – il 4 febbraio 2022 il Tar del Lazio ha emesso la sentenza con la quale accoglie il ricorso ed obbliga il gestore al ripristino dell’area”. La buona notizia per i residenti, confermata anche dall’associazione Raggio Verde che ha seguito sul piano legale il comitato, è che sono scaduti i termini  di legge per impugnare quella sentenza. Che di fatto, diventa esecutiva. “E’ una vittoria” esultano gli attivisti del comitato. Perché “l’area dovrà essere ripristinata con terra e rocce da scavo ed andrà riqualificata secondo i progetti originari di recupero ambientale”.