Malagrotta due, ora anche il PD è contro Zingaretti
Sulla nuova discarica a servizio della città di Roma che ancora una volta dovrebbe sorgere a Valle Galeria e che già viene chiamata Malagrotta 2 anche il PD romano sembra entrare in crisi. Dopo che a livello di Consiglio regionale diversi eletti in quota Italia Viva, Lista Zingaretti e Movimento 5 Stelle hanno puntato i piedi. E chiesto chiarimenti. Perché le proteste (e i voti tra meno di un anno) dei cittadini inferociti di Valle Galeria fanno gola un po’ a tutti. Anche in maggioranza. E la scelta di puntare ancora una volta su di un territorio che negli anni ha subito tantissimo in termini di inquinamento ambientale ha sollevato tanti dubbi. Così dopo il via libera di Zingaretti e della Raggi è arrivato lo stop degli uffici comunali di Roma capitale. Per portare in quella cava i rifiuti urbani della città serve una valutazione di impatto ambientale. E una nuova autorizzazione integrata. Questa la posizione dei tecnici del Campidoglio. Mentre sia in Aula Giulio Cesare che alla Pisana passavano mozioni e ordini del giorno contrari alla nuova discarica. Presentati dalle opposizioni di Fratelli d’Italia e Lega. Ma anche dalla maggioranza, che sui rifiuti è spaccata come non mai. E ora contro Zingaretti scende in campo anche il nipote di Cossutta. Che nel PD è un nome che ancora pesa. E fa opinione.
Malagrotta due, vincono i cittadini. Il Consiglio di Stato sospende tutto
Simon Cossutta, da uomo di sinistra e iscritto del PD dico a Zingaretti di ripensarci su Malagrotta due
Parlo da uomo della sinistra e da iscritto del Partito democratico romano. Avevamo riposto molte speranze in Nicola Zingaretti come segretario del nostro movimento. E anche come governatore del Lazio. Perchè vincendo un anno fa il congresso dem ha sostenuto di voler aiutare i più deboli. E i più bisognosi. Proponendo di cambiare linea politica dopo gli anni di Renzi. Queste le parole di Simon Cossutta, nipote del più noto parlamentare e dirigente del PCI ed ex presidente di Rifondazione comunista Armando. Noi della sinistra del PD abbiamo sostenuto Zingaretti proprio per questo suo impegno sociale, prosegue il giovane Cossutta. Che nel partito rappresenta a Roma l’area di Cuperlo. Ma ora dobbiamo dire con estrema onesta’ che il cambiamento tanto atteso non si è visto. Nemmeno sulla vicenda della discarica di Valle Galeria, dove purtroppo si va in continuità con il passato. Cosi alcune delle dichiarazioni di Simon Cossutta riprese dalla pagina Facebook del comitato Valle Galeria Libera. E sulla nuova discarica a sinistra riesplode la polemica.
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La discontinuità di Zingaretti? Solo nei dirigenti. Ora dimostri il cambiamento con il no alla discarica di Valle Galeria
La discontinuità della politica di Zingaretti si è vista solo nelle nomine dei nuovi dirigenti. Questo l’attacco durissimo contenuto in un post su Facebook e sferrato contro il segretario dem da Simon Cossutta. Rappresentante dell’ala di sinistra del partito. E inferocito per la scelta del governatore del Lazio di puntare ancora su Valle Galeria per la nuova discarica di Roma. Segretario se lei vuole e’ ancora in tempo, conclude il suo appello Cossutta. E come presidente della Regione Lazio ha la possibilità e il dovere di fermare i lavori di Malagrotta due. Pd spaccato dunque, ma non mancano anche i colpi di scena clamorosi in casa grillina.
E anche i Cinque Stelle nel Lazio perdono i pezzi
Anche i Cinque Stelle nel Lazio perdono i pezzi sulla politica della gestione dei rifiuti e su Malagrotta due. Con colpi di scena clamorosi. Come quello delle dimissioni dal movimento del presidente della commissione urbanistica rifiuti e politiche abitative Marco Cacciatore. I Cinque Stelle hanno perso la loro identità, ha dichiarato deluso il consigliere. Io sono stato sospeso perché ho presentato un esposto in Procura contro la discarica. Ma non era un atto ostile contro qualcuno. Semplicemente sto dalla parte dei cittadini. E per questo sono stato punito. Inoltre per me è inaccettabile immaginare un mega impianto a servizio di Roma e della provincia. Roma deve gestire i suoi rifiuti, che sono già abbastanza. Insomma, sull’immondizia c’è ancora alta tensione sul fronte rosso giallo. Con i cittadini di Valle Galeria che hanno ottenuto la sospensiva dal Consiglio di Stato. E il tutti contro tutti sul fronte politico. Intanto la spazzatura resta per strada, e i cittadini romani esasperati non ne possono davvero più.