Maneskin vincitori degli Mtv VMas, ma l’esibizione è troppo hard e scatta la censura ( video)
Maneskin al centro della scena agli Mtv VMas. Da un alto la felicità per la vittoria di un premio internazionale importante, dall’altro le polemiche su una presunta censura tv video sui loro look. La band romana, la cui carriera internazionale è ormai decollata, si è aggiudacata il premio per il ‘Miglior video alternativo’, con il videoclip della canzone ‘I wanna be your slave’, in un’edizione dominata da Jack Harlow con 4 premi, seguito da Lil Nas X e Taylor Swift con 3 riconoscimenti.
https://www.youtube.com/watch?v=qtBTXtLcZIw
“È davvero fantastico. Non ci aspettavamo di vincere. Qui ci sono grandi artisti, quindi per noi è un onore”, hanno commentato i Maneskin, che si sono esibiti sul palco del Prudential Center di Newark, in New Jersey, con la loro ormai proverbiale carica dissacratoria. E il loro look non è passato inosservato: Damiano con un panta-perizoma che gli lasciava scoperte per intero le terga e Victoria con abito monospalla e un capezzolo coperto solo da una borchia. Sui social i fan si sono scatenati accusando di censura la manifestazione per le inquadrature larghe e sul pubblico. Ma in realtà qualche inquadratura sui due non è mancata e anche l’account ufficiale di Mtv ha scherzato sul look di Damiano,pubblicato un estratto con un’inquadratura da dietro e scrivendo: “Ti abbiamo visto”.
I Maneskin sono stati candidati agli MTV VMAs nelle categorie “Miglior artista esordiente”, “Miglior video alternativo” e “Miglior gruppo”. Mentre il premio come rivelazione dell’anno è andato a Dove Cameron, che ha battuto sia la band romana che Baby Keem, Gayle, Latto e i Seventeen, nella sfida per il “Miglior gruppo” i Måneskin sono stati superati dagli alfieri del K-pop, i BTS. Il video di “I wanna be your slave”, singolo che lo scorso anno la formazione di “Zitti e buoni” ha riproposto anche in un’altra versione con Iggy Pop, ha invece permesso a Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan di essere il primo gruppo italiano a portarsi a casa il premio per “Miglior video alternativo” e di soffiarlo a Avril Lavigne (in lizza con “Love it when you hate me” con blackbear), Imagine Dragons (“Enemy” con JID), Machine Gun Kelly (“Emo girl” con Willow), Panic! At The Disco (“Viva Las Vengeance”), Twenty One Pilots (“Saturday”) e Willow (“Grow” con Avril Lavigne e Travis Barker).
Tra gli altri premi, quello di artista dell’anno è andato a Bad Bunny, il premio per la canzone dell’anno a Billie Eilish per ‘Happier Than Ever’, quello per il migliore artista emergente a Dove Cameron.