Marco Bellocchio allo Stadio Flaminio di Roma per il set di ‘Portobello’, nuova serie tv su Enzo Tortora
Marco Bellocchio allo Stadio Flaminio di Roma per il set di ‘Portobello‘, nuova serie tv su Enzo Tortora. Uno dei maestri indiscussi e indiscutibili del cinema italiano, celebre per i suoi film d’impatto e profondi come ‘Vincere‘ e ‘Buongiorno, Notte‘, ha dato il via dalla Capitale, oggi martedì 17 settembre, alle riprese della sua nuova serie tv ‘dedicata a una delle figure più controverse della storia italiana, per l’appunto Enzo Tortora. Il regista, vincitore di quattro David di Donatello, del Nastro d’Argento e del Leone d’Oro alla carriera, ha scelto Roma come location principale e iniziale del suo nuovo progetto cinematografico. Progetto che racconta e ricostruisce il drammatico caso giudiziario che segnò la vita e la carriera del celebre presentatore televisivo.
Marco Bellocchio allo Stadio Flaminio di Roma
Le riprese nella Capitale, che si svolgeranno fino al 9 ottobre, avranno luogo nella zona tra lo Stadio Flaminio e l’Auditorium Parco della Musica, un’area che sarà chiusa al traffico e alla sosta per l’intera durata delle riprese.
In particolare, le scene si concentreranno tra via Nicola Martelli, via di San Valentino e via Ettore Ximenes. Si prevede un notevole dispiegamento di macchinari, cast e maestranze, con un’imponente organizzazione logistica che richiederà la chiusura dell’intera zona H24 per garantire lo svolgimento senza intoppi delle operazioni.
La nuova serie tv su Enzo Tortora inizia da Roma
Bellocchio aveva già espresso pubblicamente il suo desiderio di realizzare un’opera dedicata alla vicenda di Enzo Tortora in occasione degli European Film Awards 2022, dove fu premiato per il suo film Esterno Notte. Il regista aveva manifestato il desiderio di portare sullo schermo la storia di Tortora, conduttore televisivo di successo, caduto vittima di un caso di malagiustizia che scosse profondamente l’Italia negli anni ’80.
Tortora, un caso storico di malagiustizia nazionale
Tortora fu arrestato nel 1983 con accuse gravissime di associazione camorristica e traffico di droga, accuse basate sulle dichiarazioni di pregiudicati e pentiti. Il caso fu amplificato dai media, che diffusero incessantemente le immagini del suo arresto, suscitando reazioni contrastanti nell’opinione pubblica, divisa tra innocentisti e colpevolisti.
La sua odissea giudiziaria si concluse solo nel 1986, quando fu assolto dalla Corte d’Appello di Napoli. Con una clamorosa sentenza confermata l’anno seguente dalla Corte di Cassazione. Tuttavia, la sua vita fu irrimediabilmente segnata da questa vicenda. Tortora morì nel 1987. Poco dopo il suo ritorno in televisione.
‘Portobello’, la storia trasmissione e ora serie tv
La serie di Bellocchio, intitolata Portobello, prende il nome dal famoso programma televisivo ideato e condotto dallo stesso Tortora. Un programma che divenne un simbolo del suo successo. Poi, successivamente, anche della sua drammatica caduta. Il progetto, prodotto da Our Films Spa e Kavac Film S.r.l., vuole offrire uno sguardo approfondito sugli eventi che travolsero la vita del conduttore. Non solo dal punto di vista processuale. Ma anche umano. Raccontando il peso delle accuse ingiuste e il calvario mediatico subito da Tortora.
Dopo le riprese romane, la produzione si sposterà in Sardegna, dove le scene saranno girate tra il 14 e il 7 novembre 2024. Con diverse location previste tra Cagliari, Oristano e Sassari. Questo spostamento segna l’inizio della collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, che già da aprile 2024 ha assistito il progetto. La fondazione ha recentemente annunciato l’apertura dei casting online.
Il ritorno di Bellocchio al piccolo schermo
Il ritorno di Bellocchio sul piccolo schermo rappresenta un momento significativo per la televisione italiana, soprattutto per la delicatezza del tema trattato. Il caso Tortora rimane uno dei simboli più dolorosi della malagiustizia in Italia. la sua storia continua a interrogare il paese su questioni fondamentali legate al rapporto tra giustizia, media e opinione pubblica.
Con Portobello, Bellocchio si propone di riaprire una riflessione su quegli anni turbolenti, con il suo stile inconfondibile, capace di indagare con profondità l’animo umano e i meccanismi della società italiana.