Mare di Roma, i balneari scrivono a Gualtieri: ‘Ostia di sera è spenta’. E il Comune risponde

Ostia

Continua il botta e risposta tra il Comune di Roma e i balneari, che questa volta hanno deciso di scrivere una lettera direttamente al sindaco, Roberto Gualtieri. Tutto il comparto produttivo e balneare del litorale romano vuole (e pretende) spiegazioni perché Ostia di sera, in piena estate, è spenta, buia e al silenzio. Nessun rilancio turistico, niente discoteche sul mare, solo tanta tristezza. E i ricordi di un passato, che sembra ormai lontano perché la realtà di oggi descrive tutt’altro. Tra nostalgia per quello che è stato e rabbia per quello che è.

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Nella lettera, indirizzata al Campidoglio, il riferimento a diversi incontri con il Dipartimento Cultura di Roma Capitale o presso l’Assessorato Patrimonio è chiaro. Segnalazioni che sembrano rimaste inascoltate. “Visto il ritardo delle risposte degli uffici competenti e considerando il periodo della stagione balneare già inoltrata e di conseguenza la perdita degli organizzatori, delle società di service e della forza lavoro già contrattualizzate o con accordi in essere che hanno dovuto scegliere di operare in altri litorali, comunichiamo con dispiacere che i nostri associati si riservano dal proseguire nell’iter autorizzativo per le serate danzanti” – si legge nella nota di Confcommercio Roma, Sib, Federbalneari Roma e Confcommercio Roma Litorale sud. Perché lì, sul litorale, a quasi fine luglio, mancano le autorizzazioni per organizzare ‘esecuzioni musicali e intrattenimenti danzanti’. Con la stagione balneare in corso, adesso che agosto si avvicina.

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“Consapevoli, pur non ritenendoci responsabili, di condannare il lungomare romano, dalla grande vocazione turistica, al buio e al silenzio, facendo spazio a problemi sociali e di sicurezza” – continuano. Il risultato di tutto ciò, secondo loro? Il collasso economico e occupazionale di tutto il litorale. “Vogliamo segnalare – spiegano nella missiva – come quella del comparto intrattenimenti sia solo l’ultima della défaillance da registrare nella più ampia e articolata offerta turistica del Mare di Roma, ormai a mala pena spiaggia dei romani”. Gli stessi romani, che da mesi ormai, si sono resi conto dei cambiamenti con Ostia, come dice un residente, che si è trasformata in un ‘dormitorio‘. Con la movida ‘by night’ che resta un ricordo nostalgico.

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La risposta del Comune

Non ha esitato a rispondere il Campidoglio, che continua a ripetere che non c’è nessun ritardo nel rilascio delle autorizzazioni.

“Non c’è alcun ritardo da parte del Comune nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni alle attività di pubblico spettacolo negli stabilimenti balneari, ma solo il rigoroso dovere di compiere i necessari accertamenti a garanzia della sicurezza di tutti, a partire dai cittadini. Noi abbiamo sempre voluto procedere al rilascio delle autorizzazioni e siamo consapevoli dell’importanza che il settore dell’intrattenimento estivo del litorale riveste sia per gli operatori sia per i cittadini, soprattutto per i più giovani” – ha spiegato l’assessore alla Cultura Miguel Gotor.

“Anche in applicazione dell’Ordinanza del Sindaco dello scorso 30 aprile ci sono però dei passaggi e delle prescrizioni di legge precisi da rispettare che richiedono atti e documentazioni che, tra l’altro, coinvolgono più soggetti pubblici esterni al Comune di Roma. Questa documentazione nella gran parte dei casi non è stata resa disponibile ed è per questo che il Dipartimento Attività Culturali non ha ancora potuto procedere con le autorizzazioni di competenza che l’anno scorso, ad esempio, furono rilasciate nei casi in cui erano complete e corrette. Lo ribadisco: noi vogliamo venire incontro agli operatori del settore ma deve essere chiaro che questo è possibile solo nel rispetto delle regole, che, insieme con la sicurezza dei cittadini, vengono prima di tutto” – ha concluso in una nota.

E mentre continua, ormai da mesi, il botta e risposta, a risentirne sembrerebbero essere solo Ostia e i suoi cittadini. Un litorale che potrebbe (e dovrebbe) puntare sul turismo. E che ora sembra condannato al buio e al ‘silenzio’. Tutto in piena estate, con la stagione ormai compromessa.