Mario Tozzi: “Basta usare l’Appia antica come un’autostrada” (video)

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Parco regionale dell’Appia antica, scende in campo Mario Tozzi. Lo conosciamo tutti perché ha condotto e conduce in tv, sia sulla Rai sia su La7, diverse trasmissioni. Lui è geologo, ricercatore, saggista, ma soprattutto commissario regionale del Parco dell’Appia antica. Ed è in questa veste che in un video torna a formulare le sue proposte per una migliore fruibilità del parco, che è uno dei patrimoni più importanti di Roma. Per Tozzi il parco deve diventare maggiormente fruibile o, come si dice adesso, oggetto di una fruizione repsonsabile.

Sulla via Appia antica le auto sfrecciano

“Oggi – dice Tozzi nel video – se non fossimo in piena emergenza Covid-19, si sarebbe svolta l’edizione 2020 dell’Appia Day, evento nato per sollecitare una diversa mobilità all’interno del Parco e che purtroppo non ha ancora raggiunto il suo obiettivo. Scegliamo questa data per riproporre con forza un tema fondamentale se si vuole veramente dare un futuro alla fruizione sostenibile ed organizzata di questo territorio. L’Ente Parco è pronto a dare la massima collaborazione con l’obiettivo che finalmente il cambiamento, richiesto dai cittadini da anni, divenga realtà e ci sia una ripartenza sostenibile e sicura per il Parco e la città intera”.

Le proposte di Tozzi per la via Appia antica

L’appello di Tozzi è in particolare al comune di Roma, affinché concretizzi quello che dice. Tozzi ricorda che il parco è un monumento, ha 2.300 anni, e quindi non può essere utilizzato come un’arteria di circolazione veloce, come capita da alcuni anni. Basta, dice, con quelli che utilizzano l’Appia antica come un’autostrada, mettendo a repentaglio la vita dei ciclisti e delle persone che fruiscono di questo straordinario sito. Insomma, basta traffico sull’Appia antica.

Limiti di velocità e piste ciclabili

“In questo momento in cui il Comune ha deciso di puntare sulla ciclabilità e sulla mobilità sostenibile, proponiamo di fare perno attorno a due capisaldi. Per ciò che concerne il Parco. Il limite di velocità di 30 km/h e le corsie per le biciclette. Inoltre, attraverso la viabilità secondaria trasversale e complanare, il Parco potrebbe essere un ottimo corridoio per gli attraversamenti, stavolta sostenibili, della città, alleggerendo la viabilità principale. Con le sue aree verdi a mobilità sostenibile il Parco finirebbe per collegare alcune zone molto popolose con il centro della città. Strade attualmente chiuse potrebbero essere aperte e rientrare così in un disegno complessivo di mobilità leggera e modulare”.