Signor giudice, Giletti non può difendersi dalla mafia?

Giletti mafia

Signor giudice, perché nega a Giletti il diritto alla difesa contro la mafia? Un criminale conclamato, condannato all’ergastolo per i reati più turpi, recluso al 41-bis, prende di petto Massimo Giletti e Sandra Amurri e li querela per diffamazione.

Lo stragista – apprendiamo dal sito Etrurianewssi chiama Giuseppe Graviano e chissà quale brutta parola deve aver ascoltato dal popolare conduttore televisivo. Si sa, la mafia vuole tutti muti e invece Giletti e la Amurri hanno utilizzato il dono della parola in tv. Prima li ha tacitati la loro emittente, La7, e ancora non si capisce perché; ora ci si mette un delinquente matricolato e nel suo caso è invece evidente il motivo.

Giletti, la mafia vuole zitti lui e la Amurri

Ma c’è di più. Nel mestiere del giornalista la querela per diffamazione è frequente. In quel caso, il magistrato ti indaga, ti “avvisa”, l’avvocato passa in tribunale a chiedere gli atti.

Nel caso di Giletti querelato dalla mafia no. il magistrato, il procuratore Liguori di Terni, ha detto no “per esigenze di indagine”. Con rispetto parlando, trasecoliamo ad apprendere una roba del genere. Il mafioso – sei ergastoli – fa la vittima, il giornalista che ne denuncia i misfatti diventa colpevole. Dice infatti Giletti: “Non ho nulla da dire se non che confido nei giudici e nella magistratura, come sempre. Spero solo quanto prima di capire come avrei diffamato Graviano, lo vorrei capire”. E ha ragione.

Salvini e Donzelli solidali col giornalista

Non tutti tacciono di fronte a questa pagina incredibile. Interviene Matteo Salvini, vicepremier: “Massimo Giletti indagato dopo la querela del boss Graviano: sarebbe sotto inchiesta per diffamazione. Tutta la mia solidarietà e vicinanza a Massimo, uomo e giornalista libero. L’auspicio di tanti è che possa avere voce e spazio sulla televisione pubblica”.

Interviene anche Giovanni Donzelli, numero 2 di Fratelli d’Italia: “Essere querelati da un mafioso e’ una medaglia. Solidarieta’ a Giletti e Amurri “.

E già, perché appare davvero fuori dal mondo che un giornalista come Giletti non possa più fare informazione, né nella tv privata e nemmeno in quella pubblica. Il che può fare piacere a Graviano e alla sua consorteria, non certo alla pubblica opinione che chiede verità sulle cosche.