Mastella chiama Calenda: “Il Pd ti appoggia a sindaco di Roma se sostieni Conte”

Calenda Mastella

Quanto valgono i 4 parlamentari di Calenda (un senatore e tre deputati) nella campagna acquisti di Conte? Addirittura la candidatura a sindaco di Roma. Sarebbe questo il contenuto di una telefonata tra Mastella e Calenda.

Calenda e la telefonata con Mastella

Lo scrive il leader di Azione, su Twitter, svelando i contenuti di una telefonata. “Comunque anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio”. L’hashtag è emblematico: “Costruttori del nulla”. Calenda aggiunge anche un tweet di chiarimento: “Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata. E tuttavia considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo. Ps non ho motivo di pensare che il Partito democratico fosse a conoscenza di quanto detto”.

Chissà se dopo il tweet di Calenda, Mastella (eletto sindaco di Benevento col Centrodestra e con i suoi parlamentari eletti in Forza Italia) replicherà a questa indiscrezione, che getta ulteriori ombre su una brutta storia, di una brutta politica.

Mastella tratta per il governo

Oggi il ras di Ceppaloni è diventato il punto di riferimento dei Costruttori, un tempo chiamati Responsabili, meglio noti come “voltagabbana”. Ieri è spuntata la notizia che, proprio il 13 gennaio, in piena crisi di governo, Palazzo Chigi avrebbe sbloccato un appalto per Benevento.

Mastella ha minacciato querele, precisando che la coincidenza temporale non ha nulla a che vedere con la sua adesione al governo Conte. “Il finanziamento risale al 2017 e il progetto era già stato finanziato da tempo. Chi mette in giro certe voci dovrà vedersela con i miei avvocati”. Il riferimento è anche a Matteo Salvini, che aveva ironizzato sui Social sulla “singolare” coincidenza temporale. Di sicuro c’è, che il vero regista del governo giallorosso, è uno dei politici che il M5s ha sempre combattuto. Una sconfessione clamorosa, che i pentastellati pagheranno caro alle prossime elezioni.