Matteo Maria Zuppi, il cardinale romano in corsa per diventare il nuovo Papa: da Trastevere a Torre Angela. Idee e biografia

Matteo Maria Zuppi chi è

C’è anche un cardinale romano tra i papabili. Lui è Matteo Maria Zuppi, classe 1959 e arcivescovo metropolita di Bologna dall’ottobre del 2015. Oltre che presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 2022. Lui sarebbe in corsa per diventare il nuovo Pontefice e secondo molti sembrerebbe essere tra i preferiti, insieme all’altro italiano Pietro Parolin.

Matteo Maria Zuppi, quinto di sei figli, è nato dall’amore tra Enrico Zuppi, che per oltre trent’anni è stato direttore dell’Osservatore della Domenica, e Carla Fumagalli, nipote del cardinale Carlo Confalonieri. Lui nel 1973 ha avuto modo di conoscere Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio e fin da subito ha collaborato con l’associazione. Dalle scuole popolari agli anziani soli e immigrati, senza mai lasciarli soli.

Chi potrebbe essere il prossimo Papa? Il nome del successore di Papa Francesco dopo il Conclave

Il seminario a Palestrina, poi Trastevere e Torre Angela: la biografia di Matteo Maria Zuppi

Matteo Maria Zuppi è entrato nel seminario di Palestrina, ha conseguito il baccalaureato in teologia, poi ha studiato lettere e filosofia alla Sapienza di Roma. Nel 1981 è stato ordinato presbitero, poi quasi subito dopo l’ordinazione è stato nominato vicario parrocchiale della Basilica di Santa Maria in Trastevere di Roma. Lì è rimasto per ben 19 anni. Nel 1983, inoltre, ha assunto la rettoria della Chiesa di Santa Croce alla Lungara, sempre a Trastevere e nel 2000 è diventato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio.

Nel 2010, dopo diversi anni a Santa Maria in Trastevere, è stato nominato parroco della chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela e l’anno seguente ha assunto il ruolo di prefetto della XVII prefettura di Roma.

La vicinanza alla Comunità di Sant’Egidio

Nel 2015 Papa Francesco ha nominato Matteo Maria Zuppi arcivescovo metropolita di Bologna, al posto del cardinale Carlo Caffarra. Sempre il Pontefice durante l’Angelus del 1 settembre del 2019, ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del successivo 5 ottobre e gli ha attribuito il titolo cardinalizio di Sant’Egidio in Trastevere. Nel 2021 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Veroli, piccolo paesino in provincia di Frosinone origine della nonna paterna. Nel 2022, invece, il Pontefice lo ha nominato presidente della Conferenza Episcopale Italiana e nel 2023 Papa Francesco lo ha incaricato di guidare la missione di pace, quella diplomatica della Santa Sede con l’obiettivo di ‘allenare le tensioni nel conflitto in Ucraina’.

Le idee del cardinale Matteo Maria Zuppi tra i papabili

Matteo Maria Zuppi, romano di nascita, è stato ‘etichettato’ da molti come ‘Bergoglio italiano’. Da sempre vicino alla Comunità di Sant’Egidio e agli ultimi, ai poveri, agli emarginati, ma anche un grande mediatore e fautore della Chiesa più inclusiva. Papa Francesco lo aveva scelto per trattare con la Russia di Putin, per ‘allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina’. Lo scopo era quello di promuovere gesti di umanità per raggiungere una pace giusta. Una missione, quella del 2023, che si è trasformata in cinque viaggi diplomati a Kiev, Mosca, Washington, Pechino. Un prete da sempre attento alle questioni sociali, ai migranti, a chi sembra non avere più possibilità. Il teologo Vito Mancuso lo ha definito un “Prete di strada e di altare, capace di sintetizzare la dimensione popolare orizzontale e la verticalità della liturgia”.

Lui è tra i papabili e potrebbe essere il successore di Papa Francesco. Potrebbe diventare Pontefice all’età di 69 anni, ma tutto dipenderà dal Conclave, quando i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina e voteranno in gran segreto.