Matteo Salvini nelle vigne di Cerveteri, ‘alla faccia dei burocrati di Bruxelles’: “Prodotti italiani invidiati in tutto il mondo”
Matteo Salvini ha deciso di ‘staccare’ un po’ la spina dai suoi impegni di lavoro e ha pensato bene di trascorrere il weekend a Cerveteri, sul litorale romano. Prima la foto sui social con il grappolo d’uva, a testimonianza del valore dei prodotti italiani. Poi il pranzo in un noto agriturismo di zona. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Meloni ha scelto Cerveteri, una città nota per la sua storia e per le necropoli conservate, che fanno fare ai visitatori un tuffo nel passato. Nell’arte sì, ma anche nel buon cibo e in quei prodotti agricoli tutti nostri che secondo Salvini da Bruxelles stanno cercando di ‘uccidere’ e non tutelare.
Matteo Salvini in visita a Cerveteri
Il vicepremier, che sui social è da sempre molto attivo per cercare di stare il più vicino possibile alla ‘gente’, domenica mattina ha pubblicato una sua foto, direttamente dalle vigne di Cerveteri. Lui in primo piano, alle spalle la vite e il grappolo d’uva che mette ben in mostra. “Buona domenica dalle vigne di Cerveteri, alla faccia di quei burocrati di Bruxelles che vorrebbero penalizzare i prodotti italiani, apprezzati e invidiati in tutto il mondo” – ha scritto come didascalia del suo post. Un post, che come accade spesso, ha fatto il ‘pieno’ di commenti. C’è chi lo apprezza, chi non ha perso tempo a puntargli il dito contro.
“Il cibo fa parte della nostra storia, racconta le fatiche di tante generazioni” – ha scritto Monica, che sembra essere d’accordo con Matteo Salvini. Per molti quella di Bruxelles è solo ‘invidia delle nostre bellezze e dei nostri prodotti’.
In difesa degli agricoltori
Matteo Salvini è da sempre al fianco degli agricoltori e ha supportato le loro proteste, quando con i trattori hanno invaso le città d’Italia. “Difendere gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori è vitale”, aveva detto il ministro a febbraio scorso, durante una visita ad Alghero. “L’Europa è al servizio di pochi miliardari che vogliono imporre bistecche sintetiche, latte finto, formaggio finto, vino tinto e farina di insetti. Va ribaltata questa Europa secondo la quale in futuro potranno mangiare bene solo i ricchi, lasciando agli altri i prodotti che le multinazionali sono pronte a mettere sul mercato” – aveva tuonato.
E il riferimento a Bruxelles è stato chiaro anche domenica quando con quella foto e quel grappolo d’uva ha voluto porre l’accento sui prodotti italiani, quelli delle ‘nostre’ terre. Che vanno tutelati, preservati.
Il pranzo all’agriturismo
Matteo Salvini ha poi fatto una seconda tappa all’Agriturismo Casale di Gricciano, nella terra degli etruschi, a pochissimi chilometri dalla Necropoli della Banditaccia a Cerveteri. La proprietaria Stefania ha pubblicato sui social una foto: ‘Grazie per averci scelto’ – ha detto. Una foto che ha scatenato i commenti dei detrattori del ministro: “Ne staremo alla larga, un posto da evitare”.
Dov’è la colpa del locale, che ha ospitato un ministro? Ognuno può avere le proprie idee politiche, ma questo non dovrebbe sconfinare, andare oltre a quello che dovrebbe essere il rispetto. Non è forse esagerato fare cattiva pubblicità all’agriturismo e dire che quel ristorante va evitato solo per la visita di Salvini? A risentirne, probabilmente, solo chi lavora duramente e onestamente. Forse è sbagliato augurare a un’attività di fallire solo perché Salvini ha scelto di pranzare lì…