Mega-rissa tra decine di detenuti nel carcere di Civitavecchia: richiamate tutte le guardie libere

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Una battaglia senza armi, ma con dei corpo a corpo degni di un fight club. Una maxi rissa tra detenuti si è innescata ieri sera nel carcere di Civitavecchia e ha visto coinvolti 52 detenuti di varie nazionalità. Una guerriglia fatta di pugni, calci e lanci di ogni tipo di oggetto. A commentare la notizia il sindacato di Polizia penitenziaria Fns Cisl Lazio. Per sedare la rissa è stato necessario richiamare in servizio tutto il personale che era libero finanche quello smontante. “Dai dati statistici – dichiara Massimo Costantino segretario generale di Fns Cisl Lazio – gli eventi critici continuano a registrarsi nel circuito di media sicurezza, le sezioni del penitenziario che contengono i detenuti che hanno commesso reati cosiddetti comuni che vanno dalla rapina, al semplice spaccio di droga, ricettazione ed altro.

Grave carenza di personale a Civitavecchia

Le 11 unità, di cui 7 uomini ed 4 donne, che verranno assegnate al carcere di Civitavecchia al termine 181mo corso allievi agenti non bastano dato che purtroppo la grave carenza dell’Istituto del Nc Civitavecchia non aiuta visto che i carichi di lavoro aumentano, anche, per la presenza di detenuti problematici ma soprattutto per la carenza di personale. Situazione che si aggraverà con la apertura della sezione Articolazione tutela per la salute mentale (Atsm) dato che già il personale è carente ma peggio ancora non formato per gestire tali tipi di detenuti”.

Sovraffollamento anche all’infermeria del carcere

Per la Fns Cisl Lazio occorre “chiudere definitivamente i detenuti del Circuito media sicurezza resosi partecipi di rissa e rivedere le circolari dell’apertura dei circuiti con l’ausilio di chi opera sul campo, fornire direttive operative per il contrasto degli eventi critici. Inoltre integrare personale di Polizia penitenziaria con interventi urgenti; dotare gli agenti dei Sistemi di Protezione Individuale per il contrasto degli eventi”. Oltre alla sommossa e all’emergenza per le guardie penitenziarie c’è stato un sovraffollamento dell’infermeria: ben 8 nasi rotti e una ventina di costole fratturate e una sfilza di escoriazioni e ferite da medicare. Chiamati i rinforzi anche per il personale medico e paramedico della casa circondariale.