Mega yacht affonda a Ponza. È ancora polemica sulla sicurezza in mare

Lo scontro tra uno yacht proveniente da Fiumicino e una motocisterna poteva trasformarsi in tragedia ieri mattina alle 4 e 30 a quattro miglia dal porto di Ponza.

Sei le persone a bordo dell’imbarcazione di oltre 20 metri. Che per cause ancora in corso di accertamento da parte degli uomini della Capitaneria di porto dell’isola, si è scontrato con la motocisterna diretta a Gaeta.

Lo yacht sperona la motonave cisterna alle prime luci dell’alba

Lo yacht è iniziato ad affondare, ma per fortuna in breve è arrivata la Guardia costiera che ha portato in salvo l’equipaggio. Che a parte la grande paura non ha riportato conseguenza alcuna. In seguito sono stati attivati i soccorsi per trasportare l’imbarcazione da diporto nelle acque di Cala Inferno. Un’operazione resa possibile  grazie all’intervento della Dmd Sea Service di Dailo Di Maio. E tutto è finito per il meglio. Anche se i danni stimabili supererebbero il milione di euro. Ma almeno in questo caso, la cosa più importante è che nessuno si sia fatto male. Poi ci sarà tempo per capire come il sinistro in mare sia potuto accadere. Forse un colpo di sonno del pilota, o un’avaria di qualche sistema di bordo. In ogni caso, il mare va affrontata con prudenza. Come insegna il bilancio delle ultime estati. Sempre pesante, tra leggerezze degli armatori e guasti tecnici in barca. Della serie, ‘anche i ricchi piangono’.

https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/08/14/news/ponza_yacht_affonda-314018006/

La sicurezza in mare

L’incidente di ieri a Ponza ha riacceso la polemica sulla sicurezza in mare. Al di là delle colpe, che andranno accertate. Si sa, la navigazione presenta sempre dei pericoli ed esige da parte di tutti preparazione e rispetto. Ma nei mesi estivi il rischio aumenta, anche per il grande traffico di barche che si registra nei nostri mari. Così è sempre bene osservare delle norme di base, che possono limitare gli incidenti. Innanzi tutto, controllare l’efficacia degli impianti di bordo, Vhf e radar se presente. E prima di prendere il largo, effettuare sul natante o sulla barca una accurata manutenzione. Controllare la zattera di salvataggio, che periodicamente va revisionata. Così come la presenza nella stiva dei giubbotti di salvataggio e dei razzi di segnalazione da sparare seguendo le regole in caso di avaria. Infine, avere sempre in evidenza il numero della Guardia costiera, da contattare in caso di difficoltà.

Ma oltre a tutto ciò, rimane prioritaria la prudenza. Le navigazioni notturne ovviamente sono sempre le più pericolose, e per certe tipologie di natanti sono vietate. E la velocità in prossimità della costa va ridotta fino ai limiti consentiti. Insomma, se stiamo tutti attenti il divertimento è assicurato. E anche il rispetto per chi in mare ci vive e ci lavora.