Meloni bacchetta Gualtieri e chiede per il Giubileo interventi anche sulle chiese ‘minori’ di Roma
Meloni bacchetta Gualtieri e chiede per il Giubileo la sistemazione anche delle chiese ‘minori’ di Roma, ma il risultato rischia di essere tutt’altro che soddisfacente. Ma facciamo un passo indietro per capire lo stato dell’arte. In vista dell’anno giubilare 2025, l’Amministrazione romana è impegnata in diversi lavori di riqualificazione stradale, con un focus particolare sulle 7 chiese giubilari, come da ricostruito nei giorni scorsi da il Nuovo 7 Colli. Ossia lavori che si sono concentrati sia sulle 4 chiese Papali: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura; che sulle ulteriori tre chiese giubilari: San Lorenzo fuori le Mura, Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano fuori le Mura.
Meloni chiede a Gualtieri per il Giubileo anche interventi sulle chiese ‘minori’ di Roma
Tuttavia, per la Presidenza del Consiglio Giorgia Meloni i lavori si stavano focalizzando evidentemente solo su alcune delle chiese ‘maggiori‘, trascurando quelle ‘minori‘, che però hanno un grande valore storico e religioso per le comunità locali, ma non solo. Parliamo, in particolare, delle chiese di San Giulio, Santa Maria della Provvidenza e Santa Maria Regina Pacis. Per questo motivo, mei mesi scorsi la Presidente del Consiglio ha chiesto al Campidoglio di includere nel piano di riqualificazione anche queste parrocchie meno rinomate, ma altrettanto belle e storiche. Gli interventi riguardano, in particolare, la sistemazione dei sagrati, esattamente come per le 7 chiese giubilari. In sostanza, un abbellimento delle aree/cortile/strade esterne alle basiliche stesse. Nulla da dire sulla richiesta dei lavori.
Altro traffico per i cittadini, i cantieri si concluderanno a novembre, salvo ulteriori proroghe
La questione politica è, forse, un’altra. Prima di tutto c’è una questione centrale: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nominato dall’ex premier Mario Draghi anche Commissario per il Giubileo 2025, ha il bisogno, evidentemente, del ‘supporto’ della Presidenza del Consiglio per svolgere lavori che possiamo giudicare di ordinaria amministrazione.
Seconda questione: la brutta notizia, per tutti i cittadini, è che questi lavori, richiesti dalla premier Meloni, e iniziati a ferragosto, avrebbero dovuto essere ultimati entro il 30 settembre scorso. Ma invece sono stati prorogati da oggi 3 ottobre fino al 6 novembre incluso, salvo ulteriori proroghe. Questi cantieri che slittano comporteranno quindi lo slittamento delle limitazioni imposte al traffico e ai mezzi pubblici nell’area vasta di riferimento già da quasi due mesi a questa parte. Finendo per creare ulteriori disagi ai cittadini. Ulteriore traffico. Ulteriore stress. Insomma, le massime autorità locali e nazionali sono al lavoro, ma i risultati non sembrano molto brillanti.
I due documenti del Comune di Roma, chiesti dalla meloni
La situazione attuale è testimoniata da una serie di documenti comunali, che descrivono i lavori già in corso per la sistemazione dei sagrati di alcune chiese nelle zone periferiche di Roma. Tra queste, le parrocchie di San Giulio, Santa Maria della Provvidenza e Santa Maria Regina Pacis, tutte localizzate in quartieri non centrali ma comunque rilevanti per la vita cittadina. I lavori, richiesti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinati dall’Ufficio di Supporto al Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo, sono iniziati nell’agosto 2024 e dovevano concludersi entro il 30 settembre dello stesso anno. Tuttavia, una proroga, ufficializzata da una nuova determinazione dirigenziale, ha esteso la chiusura delle strade interessate fino al 6 novembre 2024.
Le aree di intervento
Le aree di intervento si trovano principalmente in via Francesco Maidalchini, via di Donna Olimpia, via Anton Giulio Barrili, via Federico Torre e via Maurizio Quadrio. Qui, la circolazione stradale è stata temporaneamente modificata per permettere l’occupazione della sede stradale da parte dei mezzi necessari ai lavori. Gli interventi di riqualificazione dei sagrati sono parte integrante del piano per il Giubileo 2025, con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza dei pellegrini nelle chiese romane.