Meloni: l’opposizione si oppone prima che arrivi la legge… Le Pen? Assolutamente nessun veto

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Giorgia Meloni non teme un autunno caldo. “No, vede, se uno dei principali sindacati convoca una manifestazione contro la legge di bilancio prima ancora che venga scritta, forse esiste un tema di opposizione pregiudiziale”, dice la premier in un’intervista a Corriere della Sera, Repubblica e Stampa. “Penso che gli italiani vedano che il governo sta facendo il massimo. Il Pil, in realtà, cresce più delle altre grandi democrazie, abbiamo un record di occupazione e di contratti stabili”, rivendica Meloni, che poi continua: “So che ci sarà sempre un’opposizione che pensa che non possiamo governare anche se abbiamo vinto le elezioni, ma andiamo avanti”.

“Extraprofitti delle banche? Certo, l’ho deciso io”

Sulla tassa sugli extraprofitti alle banche dice: “Certo che la rifarei, è una iniziativa che ho voluto io perché ritengo che si debba mandare un messaggio rispetto all’idea di uno Stato giusto, che fa le cose che si devono fare senza tempi punitivi. Ho massimo rispetto del sistema bancario e non ho intenzione di colpire le banche. L’opposizione vuole fare politica invece che affrontare davvero la questione. Loro sono consapevoli del fatto che il salario minimo non risolve il problema del lavoro povero ma ti dicono che siccome hanno iniziato una raccolta di firme la portano avanti. Ho detto una cosa precisa: diamo sessanta giorni al Cnel, in tempo per la legge di bilancio, per fare una proposta complessiva di lotta al lavoro povero che può prevedere, il tema del salario minimo”.

Il salario minimo rischia di essere controproducente

Secondo il premier è da escludere “che si possa affrontare, con un singolo e generalizzato provvedimento sul salario minimo, una questione che esiste e che è quella delle basse paghe. Per paradosso il salario minimo, così congegnato, rischia di migliorare la retribuzione a un numero di lavoratori inferiore rispetto a quelli cui viene abbassata. Quando dico questo, la sinistra risponde che sta raccogliendo le firme. A posto così… Ho qualche dubbio su chi voglia davvero combattere il lavoro povero. Io il mandato al Cnel lo dò lo stesso”.

Europee? E’ presto, comunque non ci sono veti per nessuno

In vista delle Europee un veto a Salvini su Le Pen? “Non ho ragione di mettere veti su nessuno, non ho quest’autorevolezza. E comunque non affronto adesso la cosa”, dice il premier. “Le intese – rimarca – le faremo quando si conosceranno i pesi elettorali. Vogliamo costruire una maggioranza che sul piano dei valori sia omogenea. Non credo nelle larghe intese, visto anche come hanno funzionato in Italia”.