Ma non è meraviglioso quel no al fascismo che non c’è?

Meraviglioso fascismo che non c’è

Meraviglioso quel no al fascismo che non c’è. Una sinistra che fa solo ridere – o piangere a seconda della prospettiva violenta a cui alcuni guardano con favore – mobilita la piazza contro il pericolo inesistente.

Urla sguaiate che si sommano ad atti di teppismo in diverse parti d’Italia a matrice rossa.

Meraviglioso: combattono il fascismo che non c’è

Ormai sta accadendo di tutto, ma la sinistra ufficiale sta pensando solo al modo di come mettere sotto Giuseppe Conte con i suoi Cinquestelle e lo fa nel nome del meraviglioso contrasto al fascismo immaginario. Ma quanto fanno pena

Nel triste corteo di Firenze – quello in cui si abbracciavano molto falsamente Conte e la Schlein – toccava pure ascoltare inni di guerra, slogan vecchissimi e pure un po’ ignoranti. “Il maresciallo Tito ce l’ha insegnato: uccidere un fascista non è reato. Studenti un po’ ignoranti… almeno qualcuno glielo spieghi che la mattanza di Tito nelle foibe era contro gli italiani e non contro i “fascisti” che tanto odiano. Ma che si studia nelle scuole?
Il problema da capire è se Schlein e Conte vogliono davvero scatenare una guerra civile. Il loro non prendere le distanze dalla violenza non è privo di conseguenze: in quel corteo c’erano anche delinquenti abituali.

In quel corteo anche delinquenti abituali

Ad esempio, quelli che applaudono – ad esempio – lo striscione con Meloni e Valditara a testa in giù a Milano; oppure le violenze gravissime degli anarchici a Torino.  

E tanti altri episodi che si registrano in ogni parte d’Italia.

Nei giorni scorsi si è appreso delle indagini della magistratura contro i teppisti rossi che a Bologna lo scorso anno aggredirono i giovani di destra all’università; però è tanto chic mostrare le fotografie di quella preside di Firenze che lancia l’allarme sul fascismo che vede solo lei e quelli come lei.

Questa commedia speriamo che finisca presto. L’Italia non è un centro sociale rosso.