Mercati rionali, rivolta contro il Campidoglio: “Inascoltati da due anni”
La Fiva Confcommercio di Roma, Federazione italiana venditori ambulanti e su aree pubbliche, chiede di essere coinvolta nella riorganizzazione del settore nella Capitale. In una nota il presidente Valter Papetti spiega: “Sono mesi (fin dall’insediamento della giunta Gualtieri) che abbiamo chiesto un incontro all’assessore Monica Lucarelli per discutere le criticità presenti nell’attuale convenzione, anche fidando nelle parole del sindaco che, nelle sue dichiarazioni programmatiche, aveva accennato alla revisione delle norme previste dalla convenzione”.
L’affondo contro la Lucarelli
“Apprendiamo con stupore che un incontro con l’assessorato su questi problemi, finalmente convocato ma sconvocato nel giro di 48 ore, si è concluso, invece che dall’approfondimento dei problemi, con il ricorso alla magistratura. E solo adesso apprendiamo che si sta mettendo mano a un nuovo schema di convenzione. Senza un confronto preliminare con le Ags (Associazione gestione servizi, ndr). Da tempo – prosegue Papetti – chiediamo di rivedere la convenzione: sulle Ags gravano una serie di incombenze non proprie e non risolte, come la manutenzione straordinaria e, soprattutto, il regime di premialità che, seppure previsto dalla delibera 208, non è stato mai applicato secondo le forme ivi previste”.
Stato di agitazione
“Grava anche – osserva il presidente Papetti – una serie di questioni irrisolte e, non ultimo, proprio il canone che potrà essere irrisorio per i mercati con organici ampi ma che costituisce un forte appesantimento per i mercati da 40-60 operatori con numerosi banchi non attivi e quindi con un minore platea di operatori contribuenti. Senza contare lo stato di precarietà di molte strutture mercatali. Se l’amministrazione capitolina intende procedere a questo modo, scaricando sulle Ags tutta la responsabilità di una situazione certamente non incoraggiante, se lo scordi”.
Mancanze del Campidoglio
“Le nostre Ags sono pronte a correggere eventuali manchevolezze ma sono anche pronte a disdettare la convenzione e restituire al Comune le chiavi dei mercati. Siamo proprio curiosi di vedere, in un quadro di prossimità chi assicurerà i servizi necessari al buon funzionamento dei mercati romani. Conseguentemente, le Ags romane hanno dichiarato lo stato di agitazione e sono intenzionate ad adottare tutte le misure sindacali, ivi comprese quelle legali, a tutela del loro buon nome”.