Mercati rionali Roma, la rivoluzione delle Ags: firmate 30 convenzioni su 50

Il mercato rionale di Testaccio

Tra i tanti progetti incompiuti e promesse mancata il Comune di Roma, fronte assessorato al Commercio, sta per portare a casa un buon risultato: la firma delle convenzioni Ags per i mercati rionali. Ad oggi, secondo quanto risulta a 7colli.it, sono state firmate 30 convenzioni sulle 50 totali. Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno è un buon risultato, al contrario, mancando 20 mercati è un disastro. Ma guardiamo positivo e sottolineamo come si è arrivati a uno dei pochi buoni risultati della gestione Lucarelli.

I nuovi accordi

Si tratta di contratti che rendono vivo e vitale un mercato: dalla pulizia alla gestione, dai progetti agli eventi ci sono società specializzate che vengono pagate dal Comune per mantenere in ordine i punti vendita rionali. Fino ad oggi la gestione di queste Ags era un po’ fumosa e poco chiara. Con i nuovi accordi i mercati prendono vita anche oltre alle ore di vendita di broccoletti e pesce. Le nuove Ags potranno infatti organizzare eventi (anche se la clausola che cita la discrezione dell’ok da parte del dipartimento è abbastanza ridicola: chi controlla cosa? E quali sono i criteri?): una formula furbesca per dare il contentino ai sindacati che gestiscono questa importantissima del commercio romano.

Feste ed eventi nei mercati

I mercati, quindi, punto a diventare dei centri vitali che daranno la possibilità di fare cene, feste, sagre con i prodotti in vendita sui banchi. Quindi una sorta di progetto dal banco al piatto. Buona come idea, anche se scopiazzata qua e là dai progetti targati Ignazio Marino e Virginia Raggi. Però, continuiamo a guardare positivo, e lanciamo in anteprima questa notizia che potrebbe dare un nuovo impulso a un settore morto. I bandi, sempre secondo quanto apprende 7colli.it, non saranno affidati ai soliti noti ma entreranno anche nuove figure come professionisti dell’enogastronomia dei Castelli Romani.

Il nodo della Lucarelli

Certo, la buona Lucarelli – già alle prese con la messa a bando delle licenze degli ambulanti che l’hanno messa muro contro muro coi sindacati – dovrà sciogliere il nodo dei 20 che non hanno ancora aderito. E la dichiarazione di guerra lanciata in particolare i presidenti dei mercati più battaglieri (“siamo pronti a riconsegnare le chiavi dei mercati”) rischia di rovinare un progetto che al momento vede in vantaggio il lato positivo. Gli uffici di via dei Cerchi vengono quotidianamente stressati dallo staff dell’assessore e questo rischia di diventare un boomerang per la Lucarelli che da un successo potrebbe svegliarsi con l‘ennesima sconfitta.

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