Metro A, da lunedì 8 e fino a dicembre torna lo stop alle 21. E chiudono tre stazioni: Vittorio Emanuele, Spagna e Ottaviano
La metropolitana A di Roma chiuderà alle 21. Da lunedì 8 aprile i treni si fermeranno all’ora di cena per permettere i lavori giubilari sui binari. Eppure il “buon” Gualtieri aveva sbandierato prima di Natale di esser in anticipo sulle tabelle di marcia e che regalava ai romani un ritorno agli orari normali. Ora, con l’arrivo della bella stagione e del turismo si chiude alle 21.
Gli annunci in stazione
Ad annunciarlo ancora nessun comunicato ufficiale ma solo degli annunci affissi in tutte le stazioni metro. In cui si mette il cronoprogramma e le chiusure. I giorni con la chiusura all’ora di cena sono dalla domenica al giovedì, quindi salvo il weekend. Solo 4 giorni di preavviso per un servizio essenziale per la mobilità romana come la metropolitana A. Naturalmente nelle fermate è scattata la rabbia dei passeggeri che hanno chiesto spiegazion agli addetti di stazione.
Chiuse le fermate Vittorio Emanuele, Spagna e Ottaviano: il calendario
La prima stazione che chiuderà totalmente è quella di Vittorio Emanuele. Da lunedì 8 aprile e fino al 30 giugno i treni transiteranno senza fare la fermata. “Per la revisione speciale di tutte le scale mobili della stazione”, si legge nel foglio affisso da Atac. Poi sarà a volta di Spagna, e qui iniziano i dolori: dal 15 luglio al 3 ottobre la stazione più popolata di turisti chiude nel periodo di alta stagione per Roma. Infine sarà la volta di Ottaviano e anche qui la fermata che porta a San Pietro chiude dal 22 luglio al 9 settembre. Lavori anche Cipro ma non ci saranno chiusure per fortuna.
Ira di Fabrizio Santori (Lega)
“Nelle stazioni della metro si annuncia da lunedì lo stop alle 21 per altri mesi e tre stazioni, e tra le più importanti, a cominciare da Vittorio Emanuele e seguita da Spagna e Ottaviano, resteranno direttamente chiuse per lavori. Roma non è una città europea: a Bruxelles e a Londra il servizio arriva a mezzanotte, a Monaco all’una, a Parigi 1,15. Gli utenti romani protestano mentre nella Capitale d’Italia l’arroganza e il pressapochismo la fanno da padroni e l’annuncio è scritto solo su cartelli, gli addetti di stazione non sono in grado di confermare e la città non è informata”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori. “La Capitale rischia la totale paralisi, non è più tollerabile chiedere ai romani di sopportare e avere pazienza mentre regna l’incapacità e Atac continua a svolgere un servizio pessimo”, conclude il leghista.