Metro a Roma, il ‘progetto’ della linea D: per farla servono 15 miliardi. Il Comune vuole chiederli al Governo
Roma continua a investire (o almeno ci sta provando) sui mezzi di trasporto. E servirebbero ben 15 miliardi in euro, in ben 15 anni, per realizzare la linea D della metro, i prolungamenti delle metro A, B e C e per costruire sette nuove linee tranviarie, oltre a quelle finanziate. L’intenzione è una: rendere la Capitale accessibile a tutti e dare modo a cittadini e turisti di scegliere i mezzi pubblici, quelli tanto criticati dai pendolari. Tra ritardi, guasti continui, vagoni stracolmi e attese infinite non certo degne di una Capitale. Ora, però, Roma vorrebbe chiedere al Governo e al ministro dei trasporti Matteo Salvini un ‘fondo’ necessario, che consiste in 15 miliardi, ‘spalmabili’ in altrettanti anni, che serviranno anche per costruire la linea gialla della metro.
Si farà la linea D della metro a Roma?
“La partita che vorremmo aprire con il ministro Salvini – ha spiegato l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, come riporta il quotidiano La Repubblica – è quella per arrivare ad una norma che possa consentire la programmazione di un finanziamento di 15 miliardi in 15 anni per garantire le nuove linee e i prolungamenti. 3.5 miliardi servirebbero subito, per avviare la prima parte della linea D tra Ojetti e Salario, il prolungamento della linea A dopo Battistini, con la biforcazione verso Torrevecchia e Monte Mario, quello della metro B da Rebibbia a Casal Monastero e la tratta della linea C Farnesina-Cassia”. Una richiesta avanzata in occasione di una commissione convocata all’interno della sede di Roma Metropolitane, che in vista dell’uscita dallo stato di liquidazione potrebbe diventare la stazione appaltante delle nuove linee, in grado di ricevere nuove commesse.
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I quartieri che dovrebbe collegare
Secondo le previsioni del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma la rete delle metropolitane di Roma sarà completata con la realizzazione della linea D. Una linea che dovrebbe collegare la città a nord con i quartieri Talenti, Montesacro e Salario e, a sud, con Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed EUR.
Come si legge sul sito di Roma Metropolitane, l’obiettivo con la realizzazione della linea D è quello di completare la copertura. Una linea “pensata per collaborare con la linea B secondo un tracciato in parte parallelo ad essa, che si sviluppa da sud (EUR-Magliana) in direzione nord-est, verso Montesacro-Talenti”. Si farà?
Serve una stazione appaltante
Fondamentale, però, per un’eventuale realizzazione sarà l’uscita di Roma Metropolitane dallo stato di liquidazione, che era stato voluto dall’ex Sindaca Raggia. Secondo il liquidatore Bruno Sed, intervenuto sempre ieri in commissione, “a fine luglio sarà avviato il procedimento per la revoca della liquidazione. Ci sono alcuni passaggi da espletare, come i pareri della Corte dei Conti e della commissaria. Se tutto andrà bene a marzo 2025 sarà revocata la liquidazione”. E Roma Metropolitane potrà diventare la stazione appaltante? Chissà…
Intanto Roma continua a sognare la futura linea D per stare al passo con tutte le altre Capitali e presto potrebbe chiedere al Governo una somma non certo irrisoria: 15 miliardi in 15 anni.