Metro, ancora un guasto sulla linea B questa mattina. E le navette scoppiano
Ancora un guasto sulla metro di Roma, questa mattina sulla linea B. Con i treni che si sono fermati attorno alle 10. A dare l’annuncio è stata la stessa Atac che, già dalle 9:40, aveva sottolineato come il problema fosse riconducibile ad un guasto alla stazione Magliana.
Diversi gli utenti amareggiati che hanno saputo del guasto e dello stop della tratta solamente dai canali social di Atac. “Ci hanno fatto scendere a Tiburtina. Nulla di nuovo, la solita inefficienza di Atac”, scrive su Twitter l’utene Zackary. Che tagga anche il candidato sindaco Carlo Calenda. Claudia anche si lamenta. “Metro B ferma, e io a lavoro come ci arrivo?!”. “Sarebbe utile sapere qual è ora la soluzione per noi che siamo scesi dalla metto a Pietralata”, chiede Giulia senza ottenere una risposta.
Alle 10:20 l’azienda capitolina dei trasporti ha quindi comunicato che l’interruzione della Metro B coinvolgeva la tratta Laurentina – Bologna, istituendo quindi il servizio bus navetta. Più tardi, alle 10:45, da via Prenestina hanno annunciato la riattivazione dell’intera tratta. Per la ironica “soddisfazione” dei passeggeri, come sottolinea Massimiliano sui social: “Servizio vergognosamente surreale”.
https://www.romatoday.it/attualita/blocco-metro-b-oggi-7-giugno-2021.html
Troppi guasti sulle metro di Roma
Il problema non sono solo i 144 mezzi Atac andati a fuoco. E gli ulteriori sette che si sono aggiunti da inizio 2021. Ma anche la manutenzione dei treni e delle linee della metro lascia a desiderare. Così come la comunicazione dei disservizi. Che viene data sui canali social dell’azienda, non accessibili a tutti i cittadini. Questa mattina a fermarsi è stata la linea B, proprio a cavallo dell’orario di punta. Con le navette che sono arrivate dopo oltre mezz’ora. Ovviamente strapiene. Ma un paio di mesi fa, era stato un convoglio della Roma Lido a prendere fuoco. Colpito da un cavo dell’alta tensione che si era improvvisamente staccato. Ancora prima, i disservizi non si contano. Dalle stazioni chiuse per lavori infiniti, come Cornelia, Barberini e Castro Pretorio. Agli ascensori e scale mobili rotti o con manutenzione scaduta. Oltre 40, come risulta dai report della stessa azienda. Per finire con gli assembramenti a Termini a gennaio scorso. Quando ad andare il tilt era stata la linea C. Quella più nuova, e con guida automatizzata. Insomma, servono investimenti urgenti sul materiale rotabile e sulle manutenzioni. Ma Roma metropolitane è in liquidazione. E Atac deve rispettare il concordato fallimentare. Così c’è poco da stare allegri. E ormai pendolari, studenti e lavoratori si stanno abituando ad un trasporto pubblico disastroso. Non degno di una grande Capitale europea.
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