Metro C senza manutenzione, treni a rischio. E il Campidoglio chiede una proroga

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La manutenzione dei convogli che viaggiano sulla linea C non è stata effettuata in tempo. E per il Campidoglio è arrivata una nuova gatta da pelare. Perché, senza la necessaria revisione, ora dovranno fermarsi.

La comunicazione al Campidoglio

Dall’Ustif, l’ufficio che per l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansfisa) si occupa delle linee metropolitane, venerdì 18 ha scritto al Campidoglio. Alla vigilia dell’incontro organizzato al Divino Amore, Gualtieri ha così dovuto prendere atto della nuova tegola piovuta sulla testa dell’amministrazione cittadina. La questione è speculare a quanto già accaduto ad inizio mandato con la linea A, con la minaccia di bloccare i convogli sprovvisti della necessaria revisione.

Lo stop dei treni

Per quanto riguarda la più giovane delle linee metropolitane, l’assessore ai trasporti Eugenio Patanè ha spiegato che, in tema di revisioni, l’ “Atac ha avviato ora la gara che quindi sarà affidata a fine anno”. Ma sempre venerdì 18 è stato fermato il primo dei 13 treni che viaggiano tra San Giovanni e la stazione di Montecompatri/Pantano. Poi, il ruolino di marcia, prevede che debba esse stoppato un convoglio al mese, lasciando così scoperto il servizio metropolitano.

La richiesta del Campidoglio

“Ora proveremo a chiedere una proroga al ministero di almeno 18 mesi” ha annunciato Patanè. Che in merito alla gara indetta da Atac, ha sottolineato che “andava fatta prima”. Anche perché i fondi, circa 15 milioni di euro, erano già stati messi in bilancio dal Campidoglio e mancava appunto soltanto la progettazione e la pubblicazione della gara.

Al lavoro per la proroga

Il risultato è che per la seconda volta in appena due mesi, l’amministrazione dovrà richiedere la convocazione di un tavolo con il MIT per cercare di mantenere in funzione il servizio di trasporto pubblico. Il confronto è già stato messo in agenda, visto che nella giornata di lunedì 21 è già previsto il primo incontro. Con un treno già ritirato dai binari e la prospettiva, a marzo, di dover rinunciare anche ad un altro, ora il Campidoglio vuole procedere a tappe forzate.