Metro come una lumaca. Attese lunghe e pochi treni

La metro di Roma viaggia ancora come una lumaca. Particolarmente per quanto riguarda la linea blu, e cioè la B e la B1. Mentre la Roma Lido, recentemente passata alla competenza della Regione, assomiglia sempre più ad una ferrovia. Non per l’efficienza, anzi. Ma per i tempi di attesa, superiori ai venti minuti. Mentre le metropolitane, dovrebbero passare tra il minuto e mezzo e i cinque. I problemi sono sempre gli stessi, a cominciare dalla manutenzione del materiale rotabile. Non programmata in tempo, e che sta creando i maggiori disservizi. Tanto che sulla tratta da Piramide a Ostia Lido, per un periodo hanno viaggiato solo quattro treni. Ma anche sulla B1 non va meglio. Dopo la sospensione del servizio per assenza di convogli, ora la situazione è leggermente migliorata. Ma rimane fortemente critica, con appena 18 treni sui 38 in terrà disponibili. Tristemente fermi ai box.

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Appena 18 treni sulla tratta B e B1 della metro. Gli altri sono fermi per revisioni e manutenzione

Il Campidoglio aveva assicurato che all’inizio del mese di marzo, la situazione sarebbe migliorata. Con il rientro in servizio di diversi treni fermi per le manutenzioni i scadute. In realtà qualcosa si è mosso, perché dal picco in basso di appena 13 convogli operativi sulla linea blu, siamo arrivati a 18. Però in pratica, l’effetto non si sente. Perché ne servirebbero il doppio, e i tempi di attesa rimangono troppo lunghi. Così i sindacati tornano a farsi sentire. Chiedendo a comune e Regione di cambiare passo. E di garantire da subito un servizio di metropolitana degno di una grande capitale europea.

La nota del sindacato

“Sulla linea manca il materiale rotabile. Sono scadute le revisioni dei treni e quindi ne sono rimasti pochi in circolazione – ha spiegato Michele Frullo di Usb –. I disservizi e le lunghe attese non sono quindi  un problema legato al personale”. Stessa considerazione è stata espressa da Claudio De Francesco, di UIL trasporti: “Stanno facendo le revisioni, sono in ritardo e quindi girano pochi treni”. A ben vedere, quindi, i pochi treni tornati sui binari non sono sufficienti a garantire uno standard all’altezza di un servizio metropolitano. Non lo dicono solo i passeggeri, stanchi delle lunghe attese e delle resse sui vagoni. Lo dichiarano anche gli altoparlanti delle stazioni.

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