Metromare off limits per ciechi ed ipovedenti: presentata interrogazione e richiesta commissione
Metromare off limits per ciechi ed ipovedenti, in arrivo interrogazione e richiesta commissione. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano vicepresidente della commissione regionale trasporti Lazio. Da mesi infatti la Regione Lazio attraverso la controllata Cotral, così come denunciato dagli utenti, ha cambiato le procedure di apertura delle porte, non più automatica ma attraverso un pulsante posto a lato delle carrozze. Una vera sfida per le persone cieche e ipovedenti. La modifica delle procedure di apertura delle porte, passata da automatica a manuale tramite un pulsante, ha creato una barriera architettonica significativa, minando il diritto alla mobilità sicura e autonoma.
Il problema
Le persone con disabilità visiva si trovano costrette a camminare lungo la banchina per individuare i pulsanti, un gesto che aumenta il rischio di incidenti, inclusa la possibilità di cadere sui binari. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di segnali tattili o altre soluzioni accessibili che facilitino l’uso della metro in autonomia. La soluzione proposta da Cotral, che invita gli utenti a chiamare un numero verde per prenotare l’assistenza in stazione, è stata giudicata non solo impraticabile, ma anche umiliante, trasformando un bisogno essenziale in una procedura che compromette la dignità delle persone.
Le richieste di Califano
La consigliera Michela Califano, consigliera regionale del PD Lazio, pone in evidenza un problema di accessibilità sulla Metro Mare (ex Roma-Lido), che si è trasformata in ha presentato un’interrogazione formale all’assessore regionale ai trasporti e al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per: comprendere le ragioni di questa decisione; sollecitare il ripristino dell’apertura automatica delle porte; chiedere la convocazione di una commissione speciale per affrontare il tema delle barriere architettoniche sui trasporti pubblici regionali. Una richiesta che mira non solo a risolvere il problema specifico della Metromare, ma anche a evidenziare una questione più ampia: il rispetto dei principi di accessibilità e inclusività nei servizi pubblici.
Accessibilità nei trasporti: Un diritto, non un privilegio
L’accessibilità dei trasporti pubblici è un pilastro fondamentale per garantire pari opportunità e inclusione sociale. Un episodio che solleva interrogativi più ampi sulla pianificazione e gestione dei servizi di trasporto regionale, evidenziando la necessità di coinvolgere maggiormente le associazioni rappresentative delle persone con disabilità nei processi decisionali.
Prospettive e soluzioni
Per risolvere la situazione e prevenire casi simili in futuro, si potrebbero adottare alcune soluzioni pratiche come ad esempio il ripristino dell’apertura automatica delle porte, soprattutto nelle stazioni con alto traffico di persone con disabilità; Introduzione segnali tattili lungo le banchine per guidare gli utenti verso i punti di apertura delle porte; formazione del personale Cotral per migliorare l’assistenza e sensibilizzare sull’importanza dell’inclusività. Ma non solo. Anche investimenti in tecnologie accessibili, come sistemi audio per la localizzazione delle porte o pulsanti intelligenti riconoscibili da dispositivi mobili. Tante, infatti, restano le difficoltà che le persone con disabilità affrontano ogni giorno. È imperativo che le istituzioni si impegnino per garantire che i trasporti pubblici non diventino un ostacolo, ma piuttosto uno strumento di autonomia e integrazione.