Mettete le mascherine. E il branco massacra di botte l’autista
Ennesimo atto di aggressione subito da un autista dell’Atac. I fatti si sono verificati nella sera tra mercoledì e giovedì, ma i primi due soggetti della baby gang sono stati identificati ed assicurati alla giustizia questa mattina attorno alle sette. Si è trattato infatti di un gruppetto di giovani e giovanissimi, che hanno reagito male all’invito del conducente del bus a mettersi la mascherina. Saliti sul mezzo tra Talenti e la zona di Vigne Nuove, i cinque ragazzi erano tutti privi dei dispositivi di protezione facciale previsti dalla legge. Da qui il richiamo del conducente, al quale è seguita una vera e propria aggressione. Che nonostante la giovane età dei protagonisti viene difficile descrivere con altri termini rispetto a criminale. Infatti secondo alcuni testimoni e lo stesso racconto della vittima non solo il branco non ha indossato le mascherine. Che magari neppure aveva. Ma ha cominciato ad inveire contro l’autista, con urla e parolacce.
Poi improvvisamente uno dei giovani ha tirato il freno di emergenza, causando il blocco della vettura. A questo punto con il bus fermo la folle ferocia del gruppetto si è rivolta proprio contro il conducente. Che è stato preso a calci e pugni. Finito con lui, i ragazzi hanno vandalizzato anche la vettura. Per poi fuggire a piedi verso Vigne Nuove.
Atac, la Raggi non protegge gli autisti e loro vanno a imparare a difendersi in palestra
Feroce aggressione di una mini gang contro un autista Atac a Talenti. Presi i primi due componenti della banda
I giovani aggressori dopo la loro bravata sono fuggiti scappando verso via delle Vigne Nuove. Ma la loro latitanza è durata poco. Grazie alla descrizione fornita dallo stesso autista aggredito. Così i poliziotti del reparto Volanti e gli agenti del Commissariato Fidene Serpentara e San Basilio sono stati agevolati nel loro lavoro. E dopo una ricerca nel quartiere, sono riusciti ad identificare e a fermare due degli aggressori. Che sono stati portati in caserma e sottoposti ad interrogatorio. Adesso dovranno rispondere di diversi reati, tra i quali lesioni dolose e danneggiamento. Nonché interruzione di pubblico servizio. I due fermati inoltre sono giovani ma non minorenni, avendo rispettivamente 18 e 20 anni. Adesso si attende la cattura degli altri tre componenti della banda.
Ennesimo conducente aggredito. Comune e Atac devono garantire la sicurezza dei lavoratori dell’azienda
Quello dell’altro ieri è solo l’ennesimo caso di un autista dell’Atac aggredito. Sempre per futili motivi, moltissime volte per il richiamo ai passeggeri ad indossare la mascherina. Era già successo con una donna nigeriana in via Tiburtina, e poi ancora a Centocelle, Tor Bella Monaca e nella centralissima Corso Trieste. Dei ragazzetti stavolta italiani avevano spruzzato dello spray urticante in un vagone della metro B creando il panico. E adesso è stata la volta della baby gang a Talenti. Il comune di Roma, la sindaca Raggi e i vertici dell’Atac devono assolutamente fare qualcosa. Perché le condanne verbali non bastano più. Per esempio, si potrebbero mettere in strada più vetture con le cabine di guida separate e protette. Oppure, prevedere un affiancamento sull’autobus. Per non lasciare solo il conducente, specie nelle tratte più a rischio e nelle ore serali e notturne. Ma certamente, non si possono più lasciare gli autisti indifesi e allo sbando. O costretti a pagarsi i corsi di autodifesa in palestra. Assurdo, perché guidare un bus deve essere diverso dall’andare in guerra. Anche in una città allo sbando come Roma.
Foto: archivio Polizia di Stato